Organici carenti, soprattutto per il sostegno, ma anche sicurezza, assistenza, trasporti, spazi adeguati, banchi, test sierologici, che sono facoltativi ma che per la loro effettuazione stanno trovando una collaborazione nei medici di base. Sono queste le difficoltà, secondo Cgil, Cisl e Uil, che la scuola calabrese dovrà affrontare per la ripresa. Il punto sulla situazione è stato fatto nel corso di una conferenza stampa a Lamezia Terme. "La presenza di questa situazione dettata dal virus - ha detto al riguardo Mimmo Denaro, segretario Flc Cgil Calabria - ha tirato fuori delle criticità che già c'erano, le ha amplificate, le ha rese di pubblico dominio. Quindi, c'è una situazione che assume contorni paradossali e drammatici che prescindono dalla presenza del Covid. Questa, paradossalmente, potrebbe essere un'opportunità per mettere mano ad un sistema che, soprattutto in Calabria, in questi anni ha generato non pochi problemi. Questo deve essere uno dei primi elementi che oggi bisogna considerare al fine di pensare di poter avviare un inizio di anno scolastico regolare che, ovviamente, non avrà le caratteristiche che ha avuto fino ad ora". Come, ad esempio, per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno. "Il problema - ha affermato Denaro - c'è sempre stato ed in questo anno scolastico ci saranno un sacco di cattedre vuote perché non ci sono insegnanti con il titolo. Da alcuni anni, infatti, vi è stata inefficienza da parte di alcuni uffici scolastici che non hanno avuto la capacità di gestite la situazione come, ad esempio, sta avvenendo nella provincia di Cosenza".
Sulla stessa lunghezza d'onda Raffaele Vitale della Cisl scuola Calabria che, nel rimarcare che "le problematiche sono differenti", ha fatto presente che, sebbene ci sia "volontà da parte del personale della scuola di partire in presenza, le difficoltà sono tante a partire dall'organico, in quanto non tutti i posti sono stati coperti e, quindi, ci saranno molte disponibilità per supplenti che, al momento, non possono essere identificati perché mancano ancora le graduatorie provinciali". Una situazione, quindi, che, stando ha detto Paolo Pizzo, segretario generale della Uil Calabria, "non è delle migliori sia a livello nazionale che regionale. Ai tavoli sono mancati gli attori principali: trasporti, sanità, lavoro. La scuola da sola non ce la può fare".
Altra nota dolente quella dei trasporti: "Secondo quanto affermano dal ministero - ha aggiunto - il problema è già risolto con l'80% di capienza degli autobus. Bisogna capire, però, come questo sia realizzabile nella nostra regione. Al momento, infatti, non abbiamo avuto risposta in tal senso e non ci hanno detto né cosa e come bisognerà fare quello che c'è scritto nel decreto". Per quanto riguarda la dotazione scolastica, Vitale ha rimarcato che "la richiesta dei banchi è stata effettuata ed il ministero ha garantito la fornitura ma in tempi differenti: la Calabria rientra tra le ultime per le forniture in quanto l'indice di contagio è abbastanza basso. Quindi, probabilmente, entro metà di ottobre ed è un problema perché si dovrà partire con la dotazione attuale".
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