Scuola. La prof di Catanzaro, Maria Critelli: "Nulla potrà impedire ai nostri ragazzi di riempire  di vita e speranza quelle aule  rimaste vuote per troppo tempo!"

di MARIA CRITELLI

Non è facile nascondere  ansie e stati d’animo dietro ad una mascherina, tentare di  dimenticare che siamo ancora in tempo di pandemia,  ricordare di tenersi a debita distanza, posticipare  a data da destinarsi gli abbracci, i gesti affettuosi. 

Non si può dire che siamo ancora  usciti dal tunnel: ognuno di noi sta  tentando di  trovare  un modo nuovo   di interagire, sia nella  sfera familiare  che in quella delle relazioni sociali. I primi giorni  di scuola sono per tutti una sorta di banco di prova, e la scuola non potrà che  proteggere  i suoi studenti, con la collaborazione attiva dei  genitori, che devono inculcare nei propri figli atteggiamenti responsabili a casa e fuori. 

Non si deve   peccare  di superficialità,  perché le  regole valgono dentro e fuori la scuola. Siamo tutti convinti che la  scuola sia un luogo dove il mondo intorno  diventa comprensibile ed acquista una sua precisa collocazione  e senso se frequenti quel luogo non virtualmente,  ma all'interno, con tutti i tormenti  e anche con l’emozione di trovarsi lì dentro, ma anche  con tutte  le  curiosità e gli stimoli proficui  che quel luogo di formazione culturale suscita.  È  stato un ritorno difficile, lo sappiamo.  Ma i ragazzi mi auguro lo affrontino con coraggio, dedizione e prudenza.  

Ci si  ritroverà  con le  mascherine e un po’ distanti, ma con le  voci e le emozioni in un clima  diverso, ma pur sempre reale. Insieme  si continuerà a imparare, a pensare, a crescere  e a mettersi in gioco. Perché, nonostante le  tante difficoltà, le  incognite, i timori, nulla potrà impedire ai nostri ragazzi di emozionarsi, di ritornare ad una quasi normalità,  di ricominciare ad illuminare, con i loro sorrisi, ogni scuola d’Italia, riempire  di vita e di speranza quelle aule  rimaste vuote per troppo tempo!

*docente di Catanzaro

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