"La Giunta comunale di Catanzaro ha, nel corso del 2022, deliberato – e poi proposto al Consiglio Comunale per l’approvazione – la modifica del programma di taluni dei lavori programmati in Agenda Urbana. In particolare, il Comune di Catanzaro aveva programmato ed ottenuto, inizialmente il finanziamento di € 2.000.000,00 [Primo Finanziamento] per la ristrutturazione della Scuola Mazzini, giusta comunicazione della Regione Calabria del 25 ottobre 2013. Nella esecuzione dell’appalto è, tuttavia, insorta controversia con la ditta aggiudicatrice, con giudizio [il solo giudizio relativo alla Scuola Mazzini!] ancora pendente, per finanziamenti che il Ministero dei beni Culturali aveva dichiarato ormai persi, già in data 6 aprile 2017. L’appalto è stato rescisso in danno dell’impresa, il 10 maggio 2018".
Lo scrivono i consiglieri comunali Valerio Donato e Gianni Parisi.
"Nell’ambito di questo giudizio è stata eseguita una Consulenza Tecnica da un Professionista nominato dal Giudice, il quale ha depositato la Consulenza datata 10 giugno 2022, nella quale di rilevano una molteplicità di responsabilità – oltre che della ditta aggiudicatrice, anche – del Comune. Il Comune ha, dunque, perso il finanziamento di € 2.000.000,00. Non sono state identificate responsabilità e autori di questa prima disfatta, e si è in attesa della conclusione del giudizio. Nel frattempo l’Amministrazione Comunale ha programmato nuovamente la ristrutturazione della Scuola Mazzini in Agenda Urbana 2014/2020 [Convenzione 22 ottobre 2018, rep. 3005], per un importo, questa volta, di € 5.000.000,00, per opere la cui realizzazione era sottoposta alla scadenza del 31.12.2023 [Secondo finanziamento]".
"Un’Amministrazione avveduta si sarebbe chiesta quali ragioni abbiano impedito - ad una Città così gravemente lacunosa di servizi e ad un Comune così disastrato economicamente e finanziariamente – di poter beneficiare di un finanziamento di € 5.000.000,00 [concesso sin dal 2018], dopo aver perso un precedente finanziamento di € 2.000.000,00. Al contrario, senza colpo ferire e senza, ancora una volta, identificare responsabilità e autori della “nuova” perdita del finanziamento di € 5.000.000,00, l’attuale Giunta Comunale ha ritenuto di non poter utilizzare proficuamente [nemmeno] questo nuovo finanziamento per la ristrutturazione della Scuola Mazzini e di destinare il finanziamento alla riqualificazione della Scuola Patari-Rodari [per € 2.500.000,00] ed alla Scuola di S. Janni [per € 2.500.000,00]. La ragione per la quale si sono scelte queste Scuole e non altri plessi scolastici come beneficiari dei nuovi interventi è ancora un mistero. La richiesta rivolta in Consiglio Comunale e, poi, in apposita interrogazione e persino istanza di accesso agli atti, sono rimaste inevase".
"Per altro verso, le motivazioni per le quali non si è proseguito nella ristrutturazione della Scuola Mazzini sembrano apparentemente plausibili, ma, in verità, totalmente irreali. Ed infatti l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di non poter concludere i lavori entro la data del 31.12.2023. Non si comprende la ragione per la quale non sarebbe stato possibile concludere nei termini i lavori di ristrutturazione della Mazzini; mentre sarebbe possibile concludere nei termini i lavori della Scuola Patari-Rodati e della Scuola di S. Janni. Ma, di là da questo, tali motivazioni sono fondate su elementi palesemente falsi, sulla base dei quali il Consiglio comunale [28 novembre 2022] è stato anche indotto a deliberare, approvando la proposta della Giunta. Ed infatti, nella Delibera della Giunta del 20 ottobre 2022 [n. 400] si legge che 1) la Scuola Mazzini è stata oggetto di un appalto, sottoposto ad un contenzioso civile, tuttora pendente; 2) nell’ambito di tale giudizio Il Giudice ha ritenuto di disporre una consulenza tecnica d’ufficio e che la stessa è ancora in corso; 3) per l’espletamento della suddetta CTU attualmente non è possibile alterare lo stato dei luoghi e pertanto dare avvio all’intervento per come individuato dall’Azione 10.7.1 del Programma “Agenda Urbana”; sì che 4) per quanto sopra esposto lo stesso intervento risulta incompatibile con i tempi di realizzazione degli interventi del Por Calabria 2014/2020 la cui conclusione è fissata al 31/12/2023".
"Senonché, 1) il giudizio pendente dinanzi al Tribunale di Catanzaro, riguarda l’appalto aggiudicato per il Primo Finanziamento [€ 2.000.000,00], non già per il Secondo Finanziamento [€ 5.000.000,00]. Sì che, diversamente da quanto “attestato” dalla Giunta comunale di Catanzaro, il giudizio pendente non poteva ostacolare in alcun modo la ristrutturazione della Scuola Mazzini, la quale riguarda il Secondo Finanziamento [€ 5.000.000,00]. 2) la Consulenza Tecnica, ordinata dal Tribunale di Catanzaro, è datata 10 giugno 2022, con fissazione della data per il tentativo di conciliazione al 15 luglio 2022; dunque, non risulta vero – come “attestato” dalla Giunta Comunale, che – alla data della Delibera [20 ottobre 2022] la consulenza tecnica fosse ancora in corso; 3) proprio tale ultima circostanza rende, altresì, completamente falsa l’affermazione della Giunta Comunale secondo la quale non sarebbe stato possibile alterare lo stato dei luoghi, al fine di consentire l’espletamento della suddetta CTU [ormai già svolta con relazione depositata davanti al Giudice]; sì che, in conclusione, 4) non è vero – come affermato dalla Giunta Comunale - che la pendenza del giudizio civile fosse di ostacolo alla realizzazione dell’intervento di riqualificazione della Scuola. Evidentemente le “ragioni” per “sfilare” il finanziamento della Scuola Mazzini [e, così, avvantaggiare altre Scuole, scelte senza criteri oggettivamente riscontrabili, allo stato non comunicati, sebbene richiesti] sono state altre. Non già il nobile tentativo di pianificare un armonioso sviluppo delle strutture scolastiche a beneficio della comunità cittadina, ma di favorire talune strutture, magari per ragioni, poco etiche, di vicinanza elettorale, secondo la consueta politica clientelare. In ogni caso, motivazioni diverse da quelle esposte dalla Giunta Comunale, la quale dovrebbe, con la chiarezza che richiede un’autentica democrazia politica, esternare alla cittadinanza tutta, le reali motivazioni di siffatte scelte, rifuggendo dalla retorica, spesso utilizzata per celare la verità. Il Consiglio Comunale [indotto in errore dalle dichiarazioni non veritiere formulate nella proposta della Giunta] annulli in autotutela la delibera del 28 novembre 2022 e ripristini un clima di autentica legalità".
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