Scuole nel Catanzarese. Da domani la consegna di 6400 test rapidi e dei dispositivi di protezione

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images Scuole nel Catanzarese. Da domani la consegna di 6400 test rapidi e dei dispositivi di protezione

Lo ha annunciato il sindaco Abramo. Si comincia con la fornitura per i 64 infermieri presenti negli istituti scolastici

  25 gennaio 2021 14:38

Domani saranno distribuiti i test antigenici rapidi e i dispositivi di protezione individuale destinati agli infermieri scolastici così come richiesto alla Protezione civile regionale dall’Asp di Catanzaro in sintonia con il sindaco Sergio Abramo.

La distribuzione del materiale verrà eseguita dall’Esercito e consentirà di avviare lo screening nelle scuole con gli infermieri appositamente formati nelle tensostrutture militari. 

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Lo ha annunciato lo stesso primo cittadino dopo aver ricevuto comunicazione dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale Francesco Marchitelli e dal responsabile del servizio Francesco Lucia.

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“In questo modo potrà partire lo screening per cui sono stati dislocati nelle scuole di Catanzaro e provincia 64 infermieri”, ha sottolineato Abramo ricordando che questa figura professionale è stata voluta proprio per monitorare la corretta applicazione delle misure anti-Covid negli istituti e prevenire i contagi fra alunni e personale docente o amministrativo.

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La fornitura, per tutta la provincia, comprende 6400 tamponi antigenici rapidi, 500 gel igienizzanti, mascherine, camici chirurgici, mascherine FFP2 e copriscarpe (3200 ciascuno), 640 tute, 500 visiere e 12800 guanti protettivi. “È una dotazione sufficiente per garantire agli infermieri di intervenire con lo screening in uno dei fronti più sensibili e importanti della lotta al Covid-19 qual è quello scolastico, dove avere una maggiore tempestività nell’esecuzione dei tamponi, e del successivo tracciamento dei contatti di eventuali positivi, è assolutamente fondamentale”, ha aggiunto  Abramo evidenziando come la sinergia instaurata fra le amministrazioni comunale e provinciale, l’Asp, l’Esercito e la Regione sia “assolutamente centrale in questo percorso di salvaguardia della salute e dell’incolumità di studenti e personale scolastico”.

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