"La proposta di alcuni sindacati e associazioni, visti i cambiamenti climatici e il forte caldo, di cambiare il calendario scolastico e ritardare l’apertura delle scuole rappresenterebbe – se attuata – la mazzata finale per le famiglie, già alle prese con una sospensione estiva prolungata e con i rincari continui dei centri estivi.
Chiaramente, chi propone una soluzione simile senza prevedere come primo elemento necessario soluzioni e sostegni economici nei confronti delle famiglie – che però sarebbero a carico dello Stato, aggravando la spesa pubblica – non ha idea di cosa significhi prolungare per settimane la gestione di uno o più bambini e ragazzi. Specie con riferimento a genitori-lavoratori che, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno esaurito le ferie e le soluzioni alternative possibili".
Lo scrive il presidente del Codacons Carlo Rienzi.
“Di idee strampalate se ne ascoltano tante, ma quella di prolungare la pausa estiva in un Paese che ha già le più lunghe ferie scolastiche tra i principali Paesi europei, e senza neanche l’ombra di soluzioni per i genitori che devono tornare al lavoro, è davvero una proposta campate per aria e irricevibile. Un’idea buona per riempire i giornali ma completamente priva di senso”, dichiara il presidente Carlo Rienzi.
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