"La stupidità umana non ha limiti. Tutta la comunità di Marcellinara è offesa e reagisce a questo inqualificabile atto con la forza di chi ripudia il male fine a se stesso". E' quanto afferma il sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, in una nota dell'Amministrazione comunale nella quale "si condanna con fermezza l'esecrabile e indegno gesto che, questa mattina, ha lasciato attoniti e sbigottiti tutti nel vedere un lupo appeso sul cartello posto all'ingresso della nostra cittadina". La notizia del lupo impiccato è di questa mattina (LEGGI QUI).
"Chiamo a raccolta tutti - prosegue Scerbo - per testimoniare, uniti all'Amministrazione Comunale, i valori della civiltà e del bene che albergano nel nostro popolo. Confido fermamente nell'operato delle forze dell'ordine per risalire e consegnare alla giustizia chi ha potuto compiere un' atrocità così miserabile. Marcellinara non è questa".
"Ad appena due giorni dalla liberazione di un magnifico individuo di lupo che era stato investito su una strada della Sila, soccorso da un automobilista di passaggio e curato dai veterinari cosentini, un altro episodio, questa volta di matrice completamente opposta, ricorda quanto sia ancora lunga e difficile la battaglia per la convivenza tra l'uomo e il predatore". E' quanto si afferma in una nota del Wwf dopo il ritrovamento di un esemplare di lupo appeso ad un cartello stradale a Marcellinara, nel Catanzarese.
"Stigmatizziamo con forza questo atto di pura barbarie - è detto nella nota del Wwf - che ci riporta indietro nel tempo, quando i carnivori (non solo i lupi, ma anche le volpi, i gatti selvatici, ecc.) erano considerati 'nocivi' e per questo perseguitati e sterminati con ogni mezzo, tanto da portare lo stesso lupo sulla soglia dell'estinzione, con appena un centinaio individui stimati in tutta Italia ai primi anni '70, secondo i dati della prima ricerca sulla specie organizzata dal Wwf e dall'Università di Roma e denominata 'Operazione San Francesco'. Il territorio di Marcellinara purtroppo non è nuovo a simili episodi di crudeltà: nel 1996 le carcasse di sette cuccioloni furono rinvenute dopo che i poveri animali erano stati avvelenati, per quanto emerse dalle analisi dei veterinari. E, come se non fosse bastato, un altro lupo, una femmina, questa volta sventrata e appesa, venne fatta ritrovare dopo pochi mesi nella proprietà di un rappresentante locale dell'associazione". "Saremo sempre attenti a denunciare e respingere - è detto ancora nella nota - ogni tentativo di alterazione di questo equilibrio e continueremo ad operare, in stretta sinergia con le forze dell'ordine, al fine di garantire il rispetto dell'ambiente e della legalità. Pertanto, nel ringraziare il personale dell'Arma dei Carabinieri che si sta occupando delle indagini preannunciamo un il deposito di un esposto alla Procura della Repubblica auspicando che si possa presto giungere alla individuazione dei responsabili di un gesto così riprovevole".
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