Seconda tappa del Mentoring di “Fatto in Calabria” all'Umg: obiettivo far restare i giovani

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  14 maggio 2025 18:19

di MARCO VALLONE

E' arrivato anche all'Università Magna Graecia di Catanzaro il progetto “Mentoring ed Educazione Finanziaria” per i giovani imprenditori, dopo una prima tappa nelle aule di Economia Politica dell'Unical. L'iniziativa, organizzata dall'associazione “Fatto in Calabria”, giunge quest'anno alla sua seconda edizione e intende formare la nuova generazione di imprenditori calabresi, dotandoli degli strumenti utili a costruire una carriera consapevole e dalle solide fondamenta, con l'obiettivo finale di incentivare anche la loro permanenza in Calabria.

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Sono state diverse le personalità presenti ai lavori, tra cui anche l'assessore all'economia e alle finanze della Regione Calabria, Marcello Minenna, di cui si può rintracciare l'intervista esclusiva rilasciata a La Nuova Calabria, a margine dell'evento, QUI . Katia Oliva, presidente dell'associazione “Fatto in Calabria”, ha spiegato come abbia “voluto fortemente il 'mentoring'. L'ho voluto promuovere con la mia associazione perché ho la lungimiranza di volere creare nuovi imprenditori in Calabria che restano in Calabria. Ma non solo imprenditori, anche professionisti che aiutano gli imprenditori attuali ad essere ancora di più un'eccellenza. Il mentoring nasce proprio perché io, se avessi avuto un mentore quando ho iniziato la mia imprenditoria, avrei sicuramente fatto meglio nel percorso della mia idea imprenditoriale perché sapere quelli che possono essere i dettagli di un'impresa fa crescere. E sapere anche quelle che possono essere le agevolazioni per fare impresa è importante perché si perde meno tempo, e si può dedicare quel tempo a costruire alla perfezione l'eccellenza del futuro. Ecco, quello che voglio creare con il 'Mentoring ed Educazione Finanziaria' è proprio questo – ha sottolineato Oliva -: le nuove eccellenze del futuro. E ho la presunzione di dirlo: vorrei che tutti i nostri giovani rimanessero qui a lavorare in Calabria”.

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“Fatto in Calabria” prevede anche una sezione recruiting sul suo sito, fattoincalabria.eu, e delle borse di studio per i giovani: “Recruiting perché c'è la possibilità della domanda e dell'offerta dove riusciamo a fare da ponte fra i giovani che hanno bisogno di lavorare – ha rilevato Katia Oliva -, e vogliono lavorare per delle aziende eccellenti che noi abbiamo nel circuito di 'Fatto in Calabria'. E poi ci sono le offerte dei nostri imprenditori che ricercano risorse umane, importanti ed eccellenti risorse umane per continuare la propria imprenditoria. Quindi l'obiettivo è fare da ponte, da mediazione: una selezione concreta che verrà pubblicata in modalità aggiornata sul nostro sito. Basta cliccare, ci sono due moduli. Si può aderire con una domanda per quanto riguarda la ricerca del lavoro e lo stesso le aziende aderiscono, compilando il modulo, offrendo opportunità di lavoro. Lo stesso le borse di studio: vogliamo formare direttamente le risorse umane che ci servono. Significa dare l'opportunità di finanziare la nostra risorsa umana rendendola subito operativa nel nostro network lavorativo. Sono da subito attive le borse di studio per l'Unical e ce ne saranno altre per quanto riguarda l'Università Magna Graecia di Catanzaro, perché noi imprenditori di 'Fatto in Calabria' siamo su tutto il territorio calabrese e abbiamo bisogno giornalmente di nuove risorse umane, ma che siano professionisti ed eccellenti”.

A moderare l'appuntamento è stato Rocco Reina, professore di organizzazione aziendale dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, che ha definito l'ateneo come “una struttura naturalmente aperta agli stimoli che il territorio dà e che il contesto offre. In questo caso l'opportunità di incontrare Katia Oliva, la presidente di 'Fatto in Calabria', ha permesso ai nostri studenti di incontrare e confrontarsi con altre realtà. Per noi docenti dell'Università Magna Graecia è un'occasione per far conoscere realtà imprenditoriali di successo che possano essere degli stimoli, delle riflessioni utili, per chi in realtà sta decidendo sul proprio futuro scommettendo su una formazione che è sicuramente di qualità. Il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, presieduto dalla professoressa Aquila Villella, è un dipartimento d'eccellenza a livello italiano e punta a formare competenze nuove per i nuovi tempi e per i nuovi cambiamenti. Per le esigenze che la nuova società esprime. Ecco perché giurisprudenza, economia e sociologia sono tre assi importanti nella formazione dei giovani che si vogliono professionalizzare. La Calabria è ricca di opportunità, di possibilità ancora da esplorare e, attraverso questa formazione e questi momenti di confronto, i giovani che si stanno formando per il futuro incontrano coloro che in qualche modo sono dall'altra parte. Ce la stanno facendo, visto che il futuro è davanti: stanno continuando a dare opportunità di lavoro e di crescita al nostro territorio, alla nostra comunità”.

Tra gli imprenditori presenti all'appuntamento ha figurato, ad esempio, Giuseppe Speziali, amministratore delegato di Cal.me S.p.a. , eccellenza calabrese nel calcestruzzo. Incontrare i giovani, per Speziali, significa “innanzitutto dare un messaggio. Si può fare impresa in Calabria a determinate condizioni di legalità, di sostenibilità e con la necessità di poter fare un lavoro con delle aziende che comunque hanno nel dna sostanzialmente la volontà di voler restare sul territorio per il territorio. Questo è un messaggio forte che bisogna dare ai giovani”. Il consiglio che Giuseppe Speziali dà ai giovani è quello di “dotarsi di una cultura finanziaria. E' importante conoscere gli argomenti per poter eventualmente confrontarsi quasi alla pari con chi propone strumenti finanziari ed eventualmente avere la possibilità di controbattere su alcune prese di posizione che molto spesso gli istituti di credito hanno nei confronti dei giovani e delle start up. Quindi il messaggio che bisogna far passare alle nuove generazioni è quello di dotarsi di cultura finanziaria”. La presenza della criminalità organizzata potrebbe intimorire i giovani imprenditori: come si contrasta? “La criminalità organizzata si contrasta seguendo pedissequamente la legge, non lasciandosi assolutamente abbindolare da false promesse. E poi, se ci sono delle pressioni particolari, bisogna denunciare: questo è sempre stato il mantra delle nostre associazioni datoriali, Confindustria in particolare. La denuncia di qualsiasi tipo di atteggiamento di pressione deve essere fatta immediatamente alle forze dell'ordine per dare la propria disponibilità a partecipare fattivamente alla costruzione di percorsi di legalità”.

Anche Marco Zicca, fondatore di Mi 'ndujo, eccellenza del food calabrese, ha portato il proprio contributo all'iniziativa di “Fatto in Calabria”: “Quello che posso consigliare ai giovani che vogliano intraprendere questo genere di strada, o comunque quello che con me ha funzionato, è l'essere orgogliosi delle proprie radici: quindi puntare sui prodotti del territorio e fare conoscere tanti bei prodotti che noi abbiamo perché, altrimenti, rimangono soltanto nella regione. Quindi bisogna esportare le nostre eccellenze perché ne abbiamo tante. Quello che vedo, però, è che magari spesso c'è poca propensione alla vendita, a far conoscere i prodotti: perché i prodotti buoni li abbiamo, però poi dobbiamo anche essere bravi a venderli, a farli conoscere. Perché sennò rimangono solo nella nostra regione. Perché poi quando li assaggiano, e noi abbiamo 6 punti vendita su Roma, i nostri prodotti sono molto buoni, piacciono tanto. La difficoltà è farli assaggiare la prima volta, ma, dopo che assaggiano, le persone tornano volentieri e portano anche i loro amici. Abbiamo delle eccellenze che dobbiamo essere bravi a valorizzare e fare scoprire”. Oltre alle sedi a Roma, qual è la prossima espansione a cui punta Mi 'ndujo? “Adesso ci siamo fermati un po' con le aperture dirette e stiamo sviluppando il franchising – ha affermato Marco Zicca -. Abbiamo richieste da Reggio Calabria, piuttosto che da Catanzaro Lido, qua vicino, da Siderno, ma anche dalla Toscana, dall'Umbria, da Milano. Però, diciamo, è una cosa che abbiamo iniziato adesso: siccome sono investimenti anche importanti poi ci vuole del tempo per realizzarsi, no? Però, insomma, abbiamo una grossa richiesta del nostro branding”.

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