"Secreta Collis": i ruoli all'interno dell'organizzazione svelata dalla DDA di Catanzaro

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images "Secreta Collis": i ruoli all'interno dell'organizzazione svelata dalla DDA di Catanzaro

  15 gennaio 2024 16:53

L'operazione "Secreta Collis" che questa mattina ha portato all'esecuzione di 20 fermi e altri 12 indagati. Le accuse sono di traffico di sostanze stupefacenti e detenzione di armi. Una presunta organizzazione delineata nel provvedimento richiesto dai sostituti procuratori Antonio De Bernardo e Veronica Calcagno da sottoporre al vaglio del Giudice per le indagini preliminari e al contradditorio delle parti. 

Ecco come la DDA ha delineato la struttura dell'organizzazione.

Domenico Rizza
, promotore, capo e organizzatore dell'associazione, avrebbe mantenuto i contatti con i fornitori, opera solo cessioni all'ingrosso di sostanza stupefacente, scegliendo i luoghi di occultamento degli ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, del tipo hashish e marijuana, di cui l'associazione ha la disponibilità, esercita un controllo continuo sugli spacciatori che operano per l'associazione, allo scopo di incrementare il ricavato dalle vendite, decide il prezzo di vendita dello stupefacente agli spacciatori.

Vincenzo Rizza e Marco Riccelli, presunti capi e organizzatori dell'associazione, coadiuvano Domenico Rizza nel decidere gli spostamenti dei bidoni in cui sono occultate le scorte di stupefacente dell'associazione da un luogo ad un altro; Marco Riccelli intrattiene i rapporti con i pusher che operano per conto dell'associazione, prelevando altresì di volta in volta la sostanza stupefacente da consegnare agli stessi, opera altresì la vendita al dettaglio; Vincenzo Rizza gestisce altresì un autonomo canale di spaccio.

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Salvatore Tedesco, avrebbe partecipe all'associazione, da cui si fornisce stabilmente di sostanza stupefacente, di cui assaggia provini prima dell'acquisto per lo spaccio, nonché di armi.

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Loredana Ferraro, coniuge di Marco Riccelli, unitamente al compagno avrebbe detenuto sostanza stupefacente per l'associazione e veniva incaricata sia di contattare i clienti per offrire loro la sostanza stupefacente sia di indirizzare altri spacciatori che lavorassero per l'associazione.

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Giampaolo Tripodi, partecipe all'associazione, da cui si sarebbe rifornito stabilmente di sostanza stupefacente per lo spaccio, con il compito altresì di coadiuvare Marco Riccelli nel confezionamento della sostanza stupefacente, operando nei luoghi di occultamento della stessa.

Lorenzo D'Elia, sarebbe un partecipe dell'associazione, da cui si rifornisce abitualmente di hashish per lo spaccio al minuto.

Rosario Nuccia Caliò e Giuseppe Caliò, a loro la DDA avrebbe dato i ruoli di organizzatori, con il compito di gestire una parte dello spaccio della sostanza stupefacente dell'associazione: in specie, ritirando la sostanza stupefacente da Marco Riccelli e Domenico Rizza, consegnandola ad altri soggetti per lo spaccio al dettaglio, raccogliendo il ricavato dalle vendite e restituendolo a Domenico Rizza e Marco Riccelli.

Andrea Caracciolo, presunto partecipe all'associazione, da cui si rifornisce a credito di sostanza stupefacente, che provvede a smerciare e a pagare dopo lo spaccio al dettaglio, facendo incassare all'associazione circa 1500 euro a settimana; mette inoltre a disposizione dell'associazione un terreno sito nel quartiere Jano di Catanzaro per l'occultamento dello stupefacente.

Vittorio Falvo, presunto partecipe all'associazione, da cui si rifornisce di sostanza stupefacente, stando stabilmente a disposizione degli associati per provare nuove partite di droga e acquistarle, pagando immediatamente, ove di gradimento.

Angelo Posca, presunto partecipe all'associazione, da cui si rifornisce stabilmente di sostanza stupefacente del tipo hashish, mantenendo i rapporti direttamente con Domenico Rizza e Marco Riccelli, acquistando due pannetti a settimana, ai fini dello spaccio e continuando a rifornirsi anche dopo l'arresto in flagranza subito il 29 ottobre 2022.

Massimo Longo, Francesco Agostino, Vittorio Gentile, Raffaele Iiritano, presunti partecipi dell'associazione, da cui si riforniscono stabilmente di sostanza stupefacente del tipo hashish, gestendo autonomamente un canale di spaccio a Catanzaro; Raffaele Iiritano, in particolare, spacciando presso il locale da lui gestito, bar Mohito sito in via T. Campanella.

Emanuele Le Pera, presunto partecipe all'associazione, con l'incarico di spostare i bidoni contenenti le scorte di sostanza stupefacente.

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