Sei mesi per una Tac, lo sfogo di un cittadino catanzarese: "Questa la sanità in Calabria"

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  20 febbraio 2024 10:45

Liste d'attese infinite. E così chi è malato "soffre" due volte: per la malattia e perché non può eseguire in breve tempo esami che danno la giusta dimensione della gravità della patologia. O meglio, può eseguirla in tempi rapidi, ma sborsando cifre ragguardevoli. E non è sempre possibile. Capita che chi soffre di ipertensione e diabete debba sottoporsi ad esami periodici. 

"Nel mese di ottobre scorso - racconta un cittadino a La Nuova Calabria -  mi sono sottoposto allo screening periodico per il controllo dell'ipertensione e in quell'occasione il cardiologo mi ha prescritto una TAC Coronarica con mezzo di contrasto. Contattato il Cup verso la fine del mese di ottobre 2023, mi veniva comunicata come prima data utile per eseguire l'esame l'8 aprile 2025 presso radiologia dell'ospedale Universitario di Germaneto unica struttura pubblica abilitata".

Sei mesi. Sei lunghi mesi. "Data la distanza temporale eccessiva - racconta - ho chiesto  notizie su una struttura alternativa e mi è stata così indicata la disponibilità, previo pagamento di  252,00 euro, di una clinica privata ".

Allora la domanda del cittadino sorge spontanea: "In funzione di tutto ciò, come fa il presidente della Regione Calabria  a dichiarare che i problemi della sanità in Calabria sono stati risolti?".

 


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