Seminario di Squillace, Comune e Regione alle prese con una travagliata rendicontazione

di PAOLO CRISTOFARO

Nella tortuosa storia amministrativa squillacese almeno una cosa appare chiara: la rendicontazione delle spese effettuate nei decenni passati è travagliata quanto delicata.  Se per i lavori al Seminario - ancora non meglio definiti - una ricognizione sui residui passivi, fatta quest'anno dal commissario prefettizio Belpanno, parlava di 231mila euro, una nota del sindaco Muccari - diramata a fine estate 2018 - segnalava, invece, la cifra di oltre 400mila euro. In questi giorni, inaspettatamente, lo stesso Muccari ci ha parlato di circa 1 milione di euro di soldi - a quanto pare ancora non precisamente rendicontati alla regione, che avrebbe finanziato i lavori - spesi proprio nell'opera del Seminario. 

Ieri mattina, a Squillace, su invito del sindaco, l'architetto Schiava, responsabile della Regione Calabria, per il settore beni culturali, ha fatto un sopralluogo presso la struttura ecclesiastica, per prendere visione e coscienza dei lavori e, sicuramente, per capire come sia stata impiegata l'ingente somma. Stando ad alcune indiscrezioni, infatti, probabilmente la cifra spesa potrebbe superare la disponibilità economica che la Regione aveva garantito. O comunque, in assenza di precisa rendicontazione, sicuramente potrebbero esserci non poche grane, dato che giustificare all'Ente competente i costi, le attività svolte e i risultati, è un dovere ineludibile.

Muccari ha dichiarato, a seguito del sopralluogo, che il Comune e la Regione  stanno lavorando in maniera concorde per cercare di risolvere la situazione e di produrre gli atti relativi alla rendicontazione indispensabili. Nonostante la palese propensione del primo cittadino ad evitare un'eccessiva enfasi mediatica sul fatto - alla luce anche del tentativo, congiuntamente alla Regione, di uscire dal pantano finanziario - appare tuttavia evidente la presenza di difficoltà - forse anche in termini legali - non di poco conto. 

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