"La condanna a due anni e sei mesi del tenente colonnello Giorgio Naselli risulta essere del tutto sproporzionata rispetto alla modesta esiguità del fatto contestato". Lo afferma, in una nota, l'avvocato Giuseppe Fonte, difensore dell'ufficiale dei carabinieri imputato nel processo "Rinascita Scott" alle cosche di 'ndrangheta del vibonese. Naselli, al quale erano contestati i reati di rivelazione di segreti d'ufficio aggravata dalle modalità mafiose e dall'utilizzazione patrimoniale della rivelazione, è stato condannato soltanto per l'ipotesi di rivelazione meno grave prevista, con esclusione di tutte le aggravanti, ed assolto dal reato di abuso d'ufficio. La pubblica accusa per lui aveva chiesto la condanna ad otto anni di reclusione.
"La condanna - aggiunge l'avvocato Fonte - ha escluso la responsabilità di Naselli da tutte le ipotesi aggravate di rivelazione del segreto d'ufficio, anche e soprattutto da quella della mafiosità. É stato anche assolto dal reato più grave di abuso d'ufficio. La sentenza ha confermato, inoltre, l' illegittimità dell'arresto a suo tempo disposto. Di quello che resta se ne occuperà, in ogni caso, il giudice d'appello".
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