“Apprendere che sei minorenni avrebbero pestato di botte, umiliato, legato e immobilizzato un senzatetto, per poi dare fuoco agli oggetti che aveva con sé, compresi effetti personali e indumenti, suscita un moto di indignazione irrefrenabile, ma soprattutto denuncia il fallimento totale delle agenzie educative”. E’ quanto dichiara il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, rispetto agli accadimenti di San Costantino Calabro, nel Vibonese.
“Ci troviamo al cospetto di un episodio da ascriversi alla voce criminalità e non già devianza – spiega il sociologo – che rientra tra le problematiche che destano maggiore e allarme sociale. I dati nazionali confermano una situazione pericolosamente emergenziale, che a furia di essere doverosamente riportati dalla cronaca finiscono per generare una sorta di assuefazione, mentre quanto sta accadendo non è accettabile. E’ la famiglia a rappresentare la principale incubatrice di baby criminali, perché – spiega Marziale – la disattenzione di troppi genitori ed un permissivismo eccessivo provocano un eccesso di libertà che agli adolescenti arriva come autorizzazione a fare ciò che vogliono, in un mondo che premia a suon di like sui social le peggiori scempiaggini. Un altro tassello, nell’ottica di una prevenzione efficace, è rappresentato dalla scuola, ma nel sistema italiano esistono falle che dovrebbero essere chiuse in fretta”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736