Un passo importante nella speranza che le strutture sanitarie siano rapide e sensibili quanto lo è stata la Giunta Regionale nel rispondere a questa esigenza/problematica che perdura da troppo tempo.
Il ghusl (lavacro massimo), è il lavaggio rituale che, ogni musulmano, una volta morto, deve riceve per recuperare lo stato di “purità” dinanzi a Dio.
Questo consiste nel lavaggio rituale di tutto il corpo del defunto, prima che, la salma, venga avvolta nel kafan(telo bianco) e sepolta in direzione di La Mecca.
"Fondamentale la proposta partita dal consigliere regionale Ernesto Alecci, molto attento oltre che uomo di grande sensibilità ed umanità, su segnalazione di Antonio Carioti, presidente dell’associazione musulmana di Catanzaro Dar Assalam e delegato CIDI (Comunità Islamica d'Italia), per Catanzaro".
Questo, con l’inserimento della circoncisione rituale, nelle prestazioni sanitarie pubbliche, approvati dal Consiglio Regionale, risultano essere dei segnali molto importanti, di apertura ed integrazione culturale, della nostra Regione."
E' quanto afferma Carioti che aggiunge: "A breve avremo un altro incontro, molto importante, con il Sindaco della città di Catanzaro, Nicola Fiorita, per trovare, insieme, una soluzione al problema riguardante la sepoltura per culti diversi da quello cattolico".
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