Sequestrata una cava abusiva e tre escavatori in una zona vincolata paesaggisticamente a Martirano

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images Sequestrata una cava abusiva e tre escavatori in una zona vincolata paesaggisticamente a Martirano

I militari hanno riscontrato che la coltivazione della cava proseguiva nonostante l’emanazione di un provvedimento del comune di revoca di una precedente autorizzazione comunque scaduta di validità e, comunque, eseguiti in difformità della stessa autorizzazione già revocatac

  11 giugno 2020 18:07

Nel corso di una mirata attività nelle zone soggette a vincolo paesaggistico, nel comune di Martirano in località Case Pinnacchia, personale delle stazioni Carabinieri forestale di Nocera Terinese e di Lamezia Terme, hanno accertato che una cava di inerti continuava ad essere regolarmente coltivata, nonostante la revoca di una precedente autorizzazione, interessando anche superfici soggette al vincolo paesaggistico-ambientale.

In particolare i militari, avvalendosi anche di personale tecnico del comune di Martirano Lombardo, hanno riscontrato che la coltivazione della cava proseguiva nonostante l’emanazione di un provvedimento del comune di revoca di una precedente autorizzazione comunque scaduta di validità e, comunque, eseguiti in difformità della stessa autorizzazione già revocata. 

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I lavori inoltre hanno anche interessato delle superfici boscate, situate anche all’interno della fascia dei 150 metri dall’alveo del torrente Mentaro, entrambi contesti tutelati paesaggisticamente.

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Dagli accertamenti, rilievi e misurazioni eseguite, successivamente anche elaborate con l’ausilio del SIM (Sistema informativo della montagna) è risultato che l’area interessata dalla cava e relativa area di deposito è di circa 33.000 mq, mentre è in corso di determinazione, l’ingente quantitativo di materiale inerte abusivamente prelevato.

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L’imprenditore, committente dei lavori e titolare dell’autorizzazione scaduta e revocata è stato deferito alla competente Autorità Giudiziaria per distruzione e deturpamento di bellezze naturali e per la violazione della normativa in materia di cave ed urbanistico-edilizia.  Tutta l’area interessata dall'esercizio dell’attività di cava e i tre escavatori sono stati sottoposti a sequestro preventivo, regolarmente convalidato dall'Autorità Giudiziaria.

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