Due insediamenti industriali adibiti ad attività di lavanderia industriale sono stati sequestrati, in due distinte attività, nella frazione e Porto Salvo di Vibo Valentia dalla Guardia Costiera nell'ambito di un'operazione coordinata dalla Procura di Vibo e che ha visto anche il supporto dei funzionari dell'Arpacal.
Nel primo caso, a seguito di accertamenti tecnici, si è proceduto ad apporre i sigilli ad un capannone industriale di oltre 660 mq, all'interno del quale veniva esercitata l'attività in assenza di autorizzazione unica ambientale. Nello specifico, i militari hanno accertato due centrali termiche, alimentate ad olio combustibile ad alto tenore di zolfo, senza alcuna valutazione d'impatto sulle emissioni in atmosfera. Le attrezzature venivano utilizzate per il riscaldamento delle acque di lavaggio, nonché per la produzione di vapore destinato alle operazioni connesse alle attività installate. Sempre nella stessa area industriale, è stata individuata e posta sotto sequestro un'altra lavanderia industriale priva di qualsiasi autorizzazione sia in ordine agli scarichi delle acque reflue che per le emissioni in atmosfera prodotte dai macchinari impiegati nel ciclo di lavorazione.
Sul posto i militari hanno anche trovato cumuli di rifiuti non differenziati di varia natura e tipologia sempre riconducibili all'attività imprenditoriale, oltre all'assenza di mezzi destinati all'estinzione di incendi o al soccorso contro disastri o infortuni sul lavoro. Ulteriori accertamenti verranno svolti per verificare eventuali contaminazione o alterazioni ambientali derivate dallo svolgimento di tali attività.
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