Sergio Costanzo: "A Cosenza il robot Da Vinci mentre a Catanzaro assistiamo alla distruzione della Sanità"

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images Sergio Costanzo: "A Cosenza il robot Da Vinci mentre a Catanzaro assistiamo alla distruzione della Sanità"

  04 aprile 2023 15:59

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale e provinciale Sergio Costanzo.

"Curarsi è ancora un diritto a Catanzaro… La medicina è fatta di ricerca e anche di innovazione tecnologica, nella nostra città il (benvenuto) finanziamento per il nuovo stadio accontenta e fa dimenticare le carenze dell’offerta sanitaria che nel tempo sia nell’Azienda Pugliese che all’Università è andata a ridursi, per non dire annullata.
Oggi leggiamo che Arcavacata si doterà di un robot Da Vinci, già presente a Reggio Calabria (2016) e allora acquistato perché tutti gli operatori urologi Calabresi potessero usufruirne oppure imparare l’impiego della tecnologia, ma come spesso accade la macchina comprata in comodato d’uso, è stata assunta, ad uso esclusivo, dal direttore che in quel momento aveva maggiore influenza sulla giunta regionale (2015/2017 Scopelliti/Zoccali), il risultato piccoli feudi che alimentano la migrazione sanitaria e il disagio di non poter avere una uguale offerta sanitaria in un territorio di 2mil di abitanti. Infatti, i dati regionali di qualche anno fa a fronte di 80 procedure di prostatectomia a Reggio Calabria e 50 in una casa di cura privata, attestano circa trenta prostatectomie radicali tra Catanzaro, Lamezia e Cosenza.
E cosa sta succedendo nella urologia del Pugliese dove la nuova direzione preferisce il trattamento della calcolosi semplice (bassa media complessità) rispetto alle patologie neoplastiche; in sei mesi circa 140 interventi chirurgici a parità di sedute operatorie, rispetto al 2022 dove in sei mesi il numero degli interventi risultava essere di circa 250, di media alta complessità), ma non solo, l’avvento del un nuovo direttore ha causato la dimissione di due dirigenti medici urologi e di un terzo in procinto di trasferirsi.
Siamo in presenza di strategie, assenza di pianificazione e scelte lasciate al politico/direttore di turno. Nonostante questo disastro annunciato l’opinione pubblica e l’amministrazione cittadina, dormono, anzi l’amministrazione comunale sottoscrive e approva che nel momento della fagocitosi del Pugliese nella azienda Dulbecco un secondo robot venga installato a Cosenza.
Inoltre c’è da chiedersi come sono stati formati negli ultimi 10 anni gli specializzandi della Mater Domini, coloro che oggi avrebbero dovuto utilizzare le nuove tecnologie, robot compreso. Ottusità, cecità, incapacità di programmare o volontà politica, forse tutte insieme gravano sulla salute dei catanzaresi  colpevoli di non ribellarsi, chi ha le possibilità economica si cura fuori città, gli altri si accontentano.
Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato alla demolizione della sanità Catanzarese".                          

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