"La “brutta” copia della festa, che di solito si svolge nel quartiere Sala/Campagnella e l’isola pedonale di luglio sul corso non è un fallimento, è invece la dimostrazione lampante dell’improvvisazione, della superficialità, dell’incapacità progettuale di un’Amministrazione giunta al capolinea. Gridare al “miracolo” perché un centinaio di persone assistono agli spettacoli (ma in molte occasioni si potrebbe parlare di pochi intimi, quasi tutti parenti e amici ) è veramente deprimente. Senza fare scandalismo, riteniamo che l’investimento di 90.000 euro non sia stato per nulla produttivo, se non per dare un po' di ossigeno agli artisti, cosa che non ci dispiace". E' quanto afferma il capogruppo di Fare per Catanzaro Sergio Costanzo.
"Il sindaco Abramo e i suoi assessori - prosegue Costanzo- dovrebbero avere l’umiltà di ammettere gli errori dell’approccio. L’isola pedonale fatta in questo modo non serve, anzi diventa un ostacolo in più per la già precaria attività degli esercizi commerciali. Un’isola pedonale come quella di Catanzaro non esiste in nessuna parte del mondo. Un’isola pedonale che di volta in volta è totale, parziale, ad ore, a minuti, di mattina o di pomeriggio, che dipende dal vento, dalla pioggia, dal sole. Non ci si venga a dire che questo dipende dalla conformazione del centro storico catanzarese. Esistono centinaia di città grandi e piccole, molte appollaiate sui monti e sulle colline, che da anni hanno sperimentato con successo le isole pedonali. La verità è che a Catanzaro non esiste alcuna certezza sull’isola pedonale e soprattutto non esiste alcun progetto intorno all’isola pedonale. Perché i cittadini dovrebbero preferire un centro storico inospitale ai più comodi centri commerciali?".
"Con un po' di raziocinio - dice ancora il leader di Fare per Catanzaro-, dote che sembra mancare totalmente alla Giunta Abramo, si sarebbe potuto programmare una ripresa autunnale, concentrando le risorse e organizzando il centro storico come un “centro commerciale all’aperto”. Con 90.000 euro si sarebbe potuto mettere in piedi un’organizzazione logistica capace di attrarre le famiglie e i giovani. Cosa è servito proporre spettacoli, inevitabilmente di nicchia, se non fare trascorrere qualche ora di spensieratezza a pochi cittadini ? Il grosso della popolazione è al mare e ci sarebbe voluto uno sforzo eccezionale per farlo tornare in città.
"Errori di valutazione, errori di tempistica, errori nell’organizzazione. Comprendiamo l’amarezza degli ormai superstiti commercianti di corso Mazzini che si erano fidati di un’Amministrazione che vive alla giornata. L’isola pedonale prima o poi a Catanzaro si farà. Il compito spetterà ad una nuova Amministrazione, più illuminata di questa, che avrà il coraggio di fare un grande investimento sul centro storico, varando un progetto che dovrà convincere tutti. Continuando così, con le pezze a colore, la morte del corso sarà lenta e inevitabile. Per il momento, si abbia la compiacenza e l’umiltà di fermarsi in modo da ragionare sull’autunno che - conclude Costanzo- sarà duro e non sarà facile da affrontare".
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