Serie C, i dubbi sulla ripresa e la necessità di una Riforma. Capotondi: "Protocollo sanitario difficoltoso per la Legapro ma si deve andare avanti"

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images Serie C, i dubbi sulla ripresa e la necessità di una Riforma. Capotondi: "Protocollo sanitario difficoltoso per la Legapro ma si deve andare avanti"
Cristiana Capotondi, vicepresidente Legapro
  26 maggio 2020 20:28

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

Nella trepidante attesa di giovedì prossimo, giorno in cui alle 18 e 30, il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora incontrerà le varie componenti del calcio per decidere tempi e modalità per la ripresa del calcio, si fanno tante ipotesi. 

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Il dubbio amletico riguarda soprattutto la ripresa della Serie C che sottolinea le grandi difficoltà legate al rispetto del protocollo sanitario messo a punto dalla Figc.

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Ne ha parlato a Sono le Venti, il programma di Peter Gomez sul Nove, Cristiana Capotondi, vicepresidente della Lega Pro. "Senza pubblico significa che le squadre non guadagnano perché non c’è sbigliettamento. Certamente, il protocollo sanitario che applicheranno Serie A e Serie B è molto difficoltoso per le squadre della Lega Pro, perché sono realtà con budget completamente diversi. Ma è nell’interesse del calcio professionistico andare avanti".

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Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, intervenuto alla trasmissione Sportinoro, ha rilasciato alcune dichiarazioni, riprese da TuttoSerieD.com: "Sono fortemente convinto che in Italia 100 squadre professionistiche siano troppe, il sistema calcio non le regge più. Quando sono stato contrario al commissariamento del Coni ho appoggiato l’attuale presidente della Figc e nel nostro programma c’è appunto la riforma dei campionati. Col decreto governativo recentemente rilasciato abbiamo un’occasione unica per metterla in atto, abbreviando i termini. Il tema era già oggetto di discussione prima dell’emergenza sanitaria ma sarà ripreso nel prossimo Consiglio Federale, anche perché riteniamo che questo passaggio non sia più procrastinabile. Ovviamente non accetterò mai qualsiasi proposta che vada a penalizzare la Serie D. Ad esempio, se oggi per arrivare in A dalla D bisogna scalare tre categorie, non sarei disponibile a discutere dell’aggiunta di un’altra serie per raggiungere questo obiettivo. Siamo consapevoli che per il bene comune ogni lega deve sacrificarsi, ma non possono chiederci l’inserimento di un altro gradino a quella che è la normale scala tra le categorie".

E sulla cristallizzazione delle attuali classifiche (in attesa dell'ufficialità), che ha portato alla promozione delle prime di ogni girone e alle retrocessioni delle ultime quattro ha aggiunto: "Pensiamo di aver adottato la scelta più giusta, poi se qualche società non è della stessa opinione può sempre presentare ricorso agli organi preposti. Se ci sarà un’autorità superiore che ci imporrà di agire diversamente, siamo pronti a fare non uno ma dieci passi indietro. La nostra è pur sempre una proposta al Consiglio Federale, che diventerà esecutiva solo con il voto dello stesso".

Mentre, il direttore di Sportitalia e presidente della Folgore Caratese Michele Criscitiello ai microfoni di TeleBari ha parlato della possibilità di avere la B a 40 squadre, ipotesi che è stata caldeggiata dallo stesso Criscitiello nei giorni scorsi: "La B a due gironi porterebbe il 10 per cento dei diritti televisivi. Abbiamo le prove. Adesso bisogna trovare l’accordo in Consiglio Federale. Ghirelli? La Lega Pro non è un sistema sostenibile. Nessuno vuole ammazzare la Lega Pro, non è che ci sta antipatico Ghirelli. Bisogna prendere una decisione. Il Covid è solo l'acceleratore di una riforma. Il semi-professionismo non esiste: la C d'elite non esiste. O è professionismo o no. Il sorteggio a Sportitalia? Ho tirato fuori il Bari, qualcuno ha fatto illazioni. Io tifo Bari perché lì gioca Simeri. La gente ha mal interpretato. Tornando al resto: senza riforma il 60 per cento dei club non si iscriverà in C. L'assemblea è stata abominevole, ha preso decisioni prima del Consiglio Federale, è stata l'unica Lega che ha fatto così".

 

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