Serrao (I Quartieri): "L'eredità di Zuccatelli? La pizzeria sociale dell'ospedale Pugliese-Ciaccio"

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Il distributore delle pizze nella sala d'attesa del Pronto soccorso del Pugliese Ciaccio

"Però una cosa la lascia. Ci lascia la pizzeria sociale del Pronto Soccorso che nulla ha di sanitario ma che danno un tocco di convivialità e leggerezza al diritto alla salute dei catanzaresi. Ma, una pizza non si nega a nessuno… piccolo appunto manca il dispenser per la birra alla spina"

  11 novembre 2020 11:27

"Cosa lascia in eredità il dott. Giuseppe Zuccatelli quale commissario del Pugliese-Ciaccio per essere ricordato? Come ha inciso la sua azione nel miglioramento della struttura sanitaria cittadina? Come il suo governo aziendale ha inciso sul potenziamento delle strutture Covid nel Pugliese-Ciaccio?". Così in una nota stampa di Alfredo Serrao presidente dell'Associazione I Quartieri. "Queste sono alcune domande ormai ricorrenti che ormai i cittadini di Catanzaro si rimbalzano l’uno con l’altro, - prosegue - in una specie di partita di ping-pong, dove la pallina è il diritto alla salute di cittadini, mentre le racchette sono i dirigenti ed il commissario Zuccatelli che avrebbero dovuto vincere la battaglia almeno mettendoci impegno, senza continuare in un rimpallo eterno e pericoloso. Ce lo siamo domandati come semplici cittadini che chiedono prestazioni sanitarie al maggiore ospedale dell’area centrale della Calabria, Hub riconosciuto della città capoluogo, il Pugliese-Ciaccio, che vanta una storia di sanità, oltre che di consolidate capacità professionali. Bene, con tutta la nostra buona volontà e senza colorare la nostra osservazione di appartenenza politica non abbiamo trovato quel miglioramento o rafforzamento della struttura, non c’è".

"Quello che abbiamo visto, non solo oggi, - ribadisce Serrao - ma in circa dieci anni di abbondante frequentazione del nosocomio cittadino per vicende del tutto personali non ci tranquillizza, anzi sottolinea come in questi ultimi 9 mesi di pandemia lo sforzo di prepararsi è stato disperso, polverizzando immotivatamente anche l’abnegazione di gran parte del personale sanitario, mandato in guerra con lo stuzzicadenti. Dov’era il comandante Zuccatelli? Cosa ha fatto?  Beh se veramente ha fatto qualcosa questa non è visibile, anzi rispetto alla prima ondata di pandemia molte strutture approntante in termini di separazione dei percorsi Covid in sicurezza, anche in area Emergenza Urgenza- Pronto Soccorso, sono state smontate. Di certo il commissario Zuccatelli, peraltro anagraficamente non adolescente, aveva tentato di spostare un intero reparto di Geriatria al Policlinico Materdomini, quella popolazione che va protetta in quanto fragile e che oggi viene deportata in un reparto-cantiere nella soffitta del Pugliese-Ciaccio. Complimentoni dott. Zuccatelli, ha la certezza della sicurezza di rischio Covid? D’altronde è sempre il commissario Zuccatelli che si avvale della competenza professionale di un avvocato del Foro di Bologna, come se in Calabria tutti gli avvocati siano degli asini, senza considerare che l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio ha una sua struttura legale interna e, giusto per ricordare, solo qualche giorno addietro è stato fatto un concorso per l’assunzione di ulteriori avvocati per l’ufficio legale dell’Azienda…Se al commissario Zuccatelli tutto è permesso, quasi fosse a casa sua, gli è pure permesso di consumare, forse, un possibile danno erariale nel momento in cui non si avvale di una struttura interna all’azienda, la stessa dotazione che dovrebbe prevedere la figura del Covid Manager al Pugliese-Ciaccio. C’è questa competenza professionale oppure anche in questo caso andremo ad attingere in Emilia Romagna?".

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"Però una cosa la lascia il buon dott. Zuccatelli. Ci lascia come segno tangibile del suo passaggio in terra catanzarese, la pizzeria sociale del Pronto Soccorso, quell’operazione di rafforzamento dei servizi (?) che nulla hanno di sanitario e che non rispondono all’emergenza Covid (Villa Bianca docet), ma che danno un tocco di convivialità e leggerezza al diritto alla salute dei catanzaresi(?) Ma, una pizza non si nega a nessuno… piccolo appunto manca il dispenser per la birra alla spina. Siamo certi che Zuccatelli interverrà. Vorremmo però essere certi che la pizzeria sociale del commissario Zuccatelli sia assicurata contro i danni alle persone ed alle cose, senza considerare che siamo in ambiente ospedaliero. Averne contezza ci tranquillizzerebbe, se dovesse ripetersi un principio di combustione – incendio – quello che ieri mattina (10.11.2020) intorno alle ore 13:30 ha riempito tutto il reparto di Emergenza-Urgenza di puzza di pane bruciato mandando in funzione l’impianto antincendio… Le persone in attesa al Pronto Soccorso hanno dovuto abbandonare la sala d’attesa-pizzeria e stare nelle zone comuni, da dove, sappia commissario Zuccatelli, passano di pazienti Covid: quelli che hanno bisogno di cure e non si baciano con la lingua!".

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