Sersale dice no alle “Dipendenze", don Fabio Rotella: "Fare rete per riportare in alto il valore delle relazioni umane"

di FRANCESCA FROIO

Un incontro interessante e partecipato quello ospitato nella Chiesa Madre di Sersale sabato pomeriggio.  Un impegno portato avanti da Don Fabio Rotella, con il supporto e la preziosa collaborazione del Centro Calabrese di solidarietà e la partecipazione attiva dell’amministrazione guidata da Carmine Capellupo e della Pro Loco di Sersale.

Numerosi i cittadini presenti, che hanno avuto modo di prendere parte all’incontro, magistralmente condotto dal Dottor Francesco Piterà e dalla Dottoressa Enza Primerano, specialisti da anni impegnati nell’azione concreta e forte portata avanti dal Centro Calabrese di solidarietà.

Si è parlato di percorsi riabilitativi dal punto di vista comportamentale, della casa rifugio per le donne vittima di violenze e per i loro figli ed ancora ampio spazio a quelle dipendenze che sembrano colpire in modo particolare i nostri giovani, dalle droghe all’alcool, passando per il gioco d’azzardo.

Un invito alla riflessione su aspetti che riguardano una società che appartiene a tutti, all’interno della quale ognuno deve sentirsi in dovere di fare qualcosa, anche e soprattutto condividendo informazioni attraverso iniziative come queste.

Aspetto, questo, messo in luce dalla condivisione di una testimonianza riportata da una persona che, grazie al supporto e al lavoro del Centro, è riuscita a riprendere in mano quella vita che credeva perduta per sempre.

“Una realtà che- come ha ricordato lo stesso Don Fabio Rotella-è certamente portatrice di aiuto e di speranza per molti”. Lo stesso Don Fabio ha sottolineato quanto le dipendenze oggi siano cresciute e svariate, soffermandosi fra tutte su quella legata agli smartphone “ Che colpisce non solo i giovani, ma intere famiglie, dobbiamo fare rete per riportare in alto il vero valore delle relazioni umane- ha rimarcato Don Fabio- del dialogo e della fratellanza”.

Pensiero, questo, pienamente condiviso dal sindaco Carmine Capellupo, che nel complimentarsi per l’iniziativa ha ricordato: “Non solo è importante stare sempre sul pezzo, ma ancor di più lo è il mantenere salda quella rete vigile e pronta ad aiutare e a proteggere che deve legare famiglia, chiesa, scuola e istituzioni”.

Un pomeriggio costruttivo, utile e apprezzato, capace di lasciare il segno ricordando a tutti quanto fondamentali e necessari siano il dialogo, il confronto e la condivisione.

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