Sessantanove anni fa la tragedia di Marcinelle: la riflessione di Nicola Fiorita

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  08 agosto 2025 12:37

 
Nella “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, che si celebra oggi in memoria della tragedia verificatasi nella miniera di Marcinelle, in Belgio, l’8 agosto del 1956 e che costò la vita a 262 minatori, il nostro pensiero non può che andare ai numerosi meridionali che non fecero mai più ritorno a casa, dopo un’esistenza di privazione e sacrificio, quale fu quella degli emigrati.
Le parole rischiano di non essere mai abbastanza per un esodo epocale, che sventrò famiglie e separò gli affetti, approdando talvolta, come a Marcinelle, alla fine più tragica che potesse immaginarsi. Abbiamo quindi il dovere morale di insegnare ai giovani quella storia che è storia profondamente nostra e non dimenticare quell’esodo e quel disastro in particolare.
Sicuramente, non lo dimentica Catanzaro, che pagò il suo tributo quella mattina dell’8 agosto 1956 con la tragica morte di Pietro Polagruto, nato in provincia, a Petrizzi, ma che in città si era trasferito in quella che all’epoca era la frazione di Santa Maria, dove la notizia della sua morte raggiunse la moglie.
È nostra intenzione, infatti, accogliere la meritoria sollecitazione che ci è giunta dall’associazione “A Funtanedda” affinché Pietro Polagruto, le cui spoglie riposano nel cimitero di Santa Maria, possa avere una tomba più adeguata e consona alla sua memoria. Verificheremo le condizioni perché questo possa accadere presto, come omaggio sentito e non formale della città nei confronti della nostra vittima, dal 2005 medaglia d’oro al merito civile insieme con le altre di Marcinelle, per volontà del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
 
Lo scrive, in una nota, Nicola Fioritasindaco di Catanzaro.

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