Riceviamo e pubblichiamo la replica di Alessia Bausone all'articolo delle ‘donne della maggioranza’ di Catanzaro
La replica:
"Leggo con curiosità (e un po’ di sollazzo) la nota congiunta delle esponenti femminili della maggioranza in seno al Consiglio e alla Giunta comunale.
Una nota irrituale in quanto pur essendo in replica ad un mio articolo di inchiesta pubblicato sul blog INuoviCalabresi è stata diramata presso altre testate. Motivo per cui presso le medesime mi trovo, altrettanto irritualmente, a dover replicare, in quanto le esternazioni sono state fatte proprie anche dall’attuale Sindaco protempore.
Orbene, nel medesimo pezzo giornalistico, che invito a leggere nella sua interezza, pongo domande. La prima è: i puri di sinistra, quelli della questione morale (degli altri), non si sono fatti alcun cruccio ad inglobare nell’alveo della maggioranza un consigliere – capogruppo, cognato di un noto e acclarato pluripregiudicato. Non ho mai scritto che tale consigliere è colluso, affiliato o quant’altro (né l’ho pensato), ma i rumors su questa parentela ‘scomoda’ giravano insistentemente negli ambienti politici, anche tramite talune firmatarie della nota diramata, quindi, forse un problema politico c’è stato e lo si è voluto sottacere, perché quelli dei siparietti con le varie “Libera”, Don Ciotti e quant’altro forse hanno storto il naso. E’ una semplice domanda.
Così come lo è quella che si chiede se la Massoneria nelle sue varie sigle (GOI, Rito scozzese, ecc.) abbia influenze nell’azione amministrativa comunale per il tramite di suoi esponenti. Domanda che prima di me si è posto e ha posto formalmente, da anni, il consigliere comunale Corsi, senza ricevere risposta. Come mai?
E nonostante questo, il dito è stato puntato sulla notizia più ‘croccante’, ossia quella che dava ‘in pole’ come componente dello staff del sindaco una sessuologa catanzarese coniugata con un poliziotto. Notizia, ad oggi, non smentita. In merito ho riportato pedissequamente le pubblicazioni scientifiche dalla stessa dottoressa indicate nel suo pubblico curriculum (si trova agevolmente online). Non ha altre tipologie di pubblicazioni, vengono indicate solo quelle su frigidità, anorgasmia, eiaculazione precoce e quant’altro.
E’ lecito chiedersi se di questo tipo di competenze necessita il Sindaco o la giunta. E’ una notizia, quelle che non vengono smentita, ma solamente additate dietro il finto scandalo e l’indignazione di facciata.
E se scrivessi in una successiva inchiesta che una delle ‘donne della maggioranza’ sia parente di un boss in carcere, mentre un’altra parente acquisita di un ‘ndranghetista dedito al riciclaggio a cui hanno sequestrato i beni? Forse sarebbe più scandaloso delle sessuologhe negli staff e forse la ‘questione morale’ andrebbe ben oltre le squallide allusioni personali che le esponenti uterine della politica catanzarese mi hanno dedicato".
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