Settingiano e Rocca Falluca rivivono il loro passato nelle ricerche storiche di don Giuseppe Biamonte

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Settingiano e Rocca Falluca rivivono il loro passato nelle ricerche storiche di don Giuseppe Biamonte

  03 dicembre 2022 10:32

di TEOBALDO GUZZO

 

Banner

Don Giuseppe Biamonte è un giovane sacerdote dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. Unisce all’impegno presbiterale, esercitato come parroco nelle comunità “San Martino  Vescovo” in Settingiano e in quella del “Santo Volto di Gesù” in Martelletto di Settingiano, la passione per la ricerca storica.  Nello scorso  mese di settembre ha pubblicato, per i tipi di Alazani, editore in Pinerolo,  “Settingiano -Rocca Falluca: Terra  di monaci e Abbazie”.

Banner

Dopo un lungo e faticoso lavoro di ricerca svolto presso gli archivi parrocchiali di Settingiano, in quelli diocesani di Catanzaro e di Lamezia Terme e presso l'Archivio di Stato di Catanzaro, nonché, attraverso l’ausilio di numerose fonti bibliografiche di autori di apprezzata competenza professionale, alcuni di essi originari delle comunità di Settingiano e Tiriolo, don Giuseppe ha fatto emergere dalle pagine del poderoso volume (ben 450) un ricchissimo patrimonio sociale, culturale, artistico e religioso, disseminato su tutto il territorio della  provincia di Catanzaro, che, sicuramente, in futuro, tornerà utile per ulteriori e approfonditi studi e per  valorizzare, così,  al meglio i luoghi  in cui viviamo e operiamo.

Banner

Nel libro vengono approfondite le storie di Settingiano e di Rocca Falluca. Quest’ultima città fu la prima terra abitata dai Normanni  sotto la guida del Conte Ugo Falloc, Signore della Contea di Catanzaro e uomo di fiducia di Roberto d’Altavilla detto il Guiscardo.

Abitata fin dal XI secolo dai monaci basiliani, Rocca Falluca, fu governata nel corso dei secoli da numerosi vescovi di Nicastro che si sono succeduti con il titolo di baroni.

La sua storia si intreccia, poi, con la Diocesi delle “Tres Tabernae della Città di Taverna” e con quella dell’Abbazia di San Giuliano, i cui ruderi sono presenti ancora oggi nell’area territoriale di Martelletto di Settingiano. Questo monastero ebbe fortissime relazioni sia con la Certosa di Santo Stefano del Bosco in Serra San Bruno e sia con l’Abbazia di Corazzo a Carlopoli.

Il libro è stato già presentato qualche giorno fa nella Chiesa Parrocchiale di Settingiano. A fare gli onori d casa il sindaco di Settingiano Antonello Formica. Moderato dal giornalista Domenico Gareri, all’incontro hanno relazionato la dott.ssa Santina Leone, Rosa Virgillo, l’insegnante Silvana Teodoro  e il dott. Lorenzo Chiricò., che ha collaborato nella stesura di un capitolo su alcuni manufatti di interesse archeologico. I relatori sono stati molto apprezzati per la  loro chiara e pertinente  esposizione.

Questa sera il volume sarà presentato a Catanzaro nella Chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia. Con la partecipazione dell’autore interverranno Francesco Cuteri, archeologo, Luigi Mariano Guzzo,  professore di  “Diritto e Religione” presso l’Università  di Pisa e il sacerdote mons. Giuseppe Silvestre, Rettore della Chiesa del Monte.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner