Riceviamo e pubblichiamo la nota del Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia (SNAP) in merito agli sfratti negli alloggi ERP di Collina delle Muse a Roma.
“Illustre Presidente della Repubblica,
la scrivente O.S. SNAP si è spesa in ogni sede per ricercare giustizia in difesa dei colleghi che abitano negli alloggi di Collina delle Muse (Roma) ma, nonostante i nostri ripetuti sforzi, queste famiglie di servitori dello Stato. sono esposte al rilascio forzoso, manu militari, degli appartamenti in cui abitano.
E' dirimente sottolineare che tali alloggi (ERP) erano destinati ad una categoria di soggetti, giovani e meno giovani, che, per i valori della democrazia e della libertà, non hanno più fatto ritorno dalle loro famiglie, lasciando genitori, mogli e bambini storditi avvolti in un dolore struggente.
Signor Presidente tutto ciò accade nonostante l’art. 18 della legge n. 203/91 preveda una tutela specifica per coloro che si sono impegnati nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo.
Ricordiamo che numerosi colleghi si sono già rivolti a Lei, in una missiva, lo scorso gennaio, e ad oggi attendono fiduciosi una risposta dalle Istituzioni che Lei per primo rappresenta.
Evidenziamo che all'interno delle abitazioni de qua vi sono anche disabili gravi e bambini e non mancano casi di disperazione e frustrazione che sfociano finanche nell’estremo gesto.; tra le mura di queste case ci ha lasciati un nostro collega, un ispettore della Polizia di Stato.
L’intera vicenda, a monte narrata, è stata portata alla conoscenza del Ministro per le disabilità, On Locatelli ma, ad oggi, nessun provvedimento è stato emanato. Inoltre lo scorso 26 ottobre il vice Presidente del Consiglio on. Matteo Salvini, rispondendo al Question Time del gruppo dei senatori di Forza Italia, ha promesso in diretta TV, la risoluzione tempestiva di tutte le vicende relative ai tentativi di speculazione da parte dei costruttori che non vogliono vendere immobili realizzati con fondi pubblici ai legittimi assegnatari. Il ministro Salvini, in particolare, ha citato il decreto legge 69-2023 c.d. decreto “salva casa”, ma nulla è stato concretamente previsto.
A febbraio scorso la scrivente O.S. è stata convocata dal Gabinetto del Ministro Salvini per addivenire ad una rapida soluzione della vicenda. Lo stesso Provveditore del Lazio del Mit aveva garantito una risoluzione, indicando Regione e Comune quali enti deputati alla soluzione della vicenda.
Per tali concilianti tentativi, avevamo interrotto ogni forma di protesta, compresa una serie di Sit-in già calendarizzati, da effettuare davanti alle sedi istituzionali.
Noi dello SNAP stiamo tutelando le famiglie dei nostri colleghi, investiti da questa situazione , tramite i nostri legali dello studio dell'Avv Luigi Parenti ma, amaramente, registriamo l’assenza da parte dello Stato.
Ad oggi Le rappresentiamo la persistente e totale inerzia di tutti gli enti coinvolti e ci interroghiamo… a vantaggio di chi o di che cosa?
Di fondamentale importanza sarebbe l’approvazione di un “decreto legge” che consenta il riscatto di tali alloggi sociali, che ricordiamo essere stati finanziati dallo Stato per dare una casa a chi non la possiede.
Considerato che il Governo e tutti gli enti preposti pare abbiano abdicato alle loro funzioni, a questa O.S. SNAP non resta che appellarci a Lei e chiederLe, con la presente, un urgentissimo appuntamento con una nostra delegazione, al fine di concertare con Lei una concreta e rapida soluzione per questa indegna vicenda.
Presidente ciò che desta ancor più clamore in questa triste vicenda è l’aver appreso, dall'agenzia nazionale di stampa DIRE, che all'interno di queste abitazioni abita il fratello di un alto Dirigente della P.S. di Roma che, come riporta la stessa agenzia, non ha subito alcuna procedura di sfratto.
Tale circostanza aggrava ed avvalora la nostra urgente richiesta di conferire con lei al fine di evitare un caso mediatico di proporzioni ineguagliabili visti i personaggi coinvolti.
Nel ringraziarLa fin d'ora per tutto quello che potrà fare e farà a salvaguardia dei diritti di tutti gli appartenenti alle Forze di Polizia, restiamo in attesa di un Suo sollecito riscontro in merito alla richiesta di incontro rivolgendo i nostri cordiali saluti”.
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