Sgarbi difende professori e studenti e chiede per loro i test salivari. Diritti Civili prosegue la battaglia

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Vittorio Sgarbi
  16 agosto 2021 12:13

 
"Vittorio Sgarbi, con una presa di posizione netta e forte, è sceso in campo a difesa dei professori e degli studenti e a favore dei test salivari per il personale scolastico. In un video intervento che ha recapitato al leader del Movimento Diritti Civili e suo vecchio,  storico amico, Franco Corbelli, che sta promuovendo in Italia, con migliaia e migliaia di adesioni da tutte le regioni italiane, questa battaglia a favore dei test salivari, il popolare parlamentare e storico dell’arte critica duramente l’imposizione che si vorrebbe fare ai docenti (sottopagati per l’importante lavoro che svolgono), costringendoli o alla vaccinazione o ad un tampone molecolare ogni 48 ore e anche a loro spese".
 
Così in una nota di Franco Corbelli, diritti civili. "Sgarbi nel suo intervento, - prosegue - che da ieri sera è pubblicato sulla pagina Fb di Diritti Civili, afferma testualmente: “Non sono irriducibili(i professori), chiedono solo di poter fare ogni 48 ore, mi pare già molto, un test salivare per poter salvaguardare la propria salute e quella degli allievi che mi pare peraltro non corrono rischi reali, perché occorrerà continuare a dirlo che non ci sono studenti che muoiono di Covid ma ci sono studenti che possono contagiarsi e rapidamente guarire, invece i professori, che già non vengono pagati un ca…. e che fanno cose importanti e che hanno idee libere tanto più se non si piegano al regime, nella convinzione che ci sia qualche dubbio sull’efficacia del vaccino, non si vogliono vaccinare. Questi rischiano di perdere il  lavoro e dovrebbero essere costretti , a loro spese,  ogni 48 ore, a fare tamponi molecolari spendendo circa 3500 euro in un anno per poter dimostrare che sono sani. L’imposizione del tampone è inaccettabile. O date la certezza che il vaccino è del tutto innocuo rispetto ai rischi, o rendete il vaccino obbligatorio o, caro Stato, caro ministro Bianchi, caro Draghi, non lo potete imporre ai docenti che hanno dei dubbi legati all’uso della ragione. Il dubbio è proprio della ragione".
 
"Per questo imporre ad un docente di fare un tampone ogni 48 ore è un atto di violenza, - prosegue Sgarbi - un atto autoritario, un atto repressivo che non rispetta la liberta di opinione. Quindi caro Draghi o rendete il vaccino obbligatorio, con la garanzia che non ci sono controindicazioni , o se avete dei dubbi voi  lasciate che abbiano dei dubbi anche i docenti, pagati poco, umiliati, e costretti  a pagare per averla possibilità di poter difendere le proprie idee. Il fatto che qualcuno abbia un pensiero diverso debba esser emarginato cacciato, messo in un ghetto, mi pare piuttosto repressivo. Quindi lasciate che la libertà di opinione consenta, sino a quando non c’è un obbligo di stato, di decidere sulla propria esistenza. Il test salivare è una soluzione. Lo dico con molta determinazione e ringrazio l’amico Franco Corbelli che su questa battaglia insiste con molta determinazione. E dico che ha ragione Corbelli, hanno ragione quei professori. Troviamo il modo di non far pagare  la loro libertà, anche i loro errori, anche  l’errore, ma non dobbiamo obbligarli, perché obbligando qualcuno  non otterrai mai la sua vera adesione, è solo una malinconia pensare di obbligarlo a fare il vaccino e a pagare dei danari se non lo vuole fare. E’ triste. E’ qualcosa di triste e malinconico che nega lo stesso spirito della scuola, - conclude Sgarbi - quindi cerchiamo una soluzione, non imponiamo delle misure onerose e anche restrittive a chi insegna molto ed è pagato poco”.

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