Con le accuse di truffa e abuso di ufficio in concorso, la Repubblica di Catanzaro ha iscritto nel registro degli indagati Antonio Gallucci, 54 anni, di Soverato, direttore sanitario dell'ospedale di Lamezia Terme e Rosario Tomarchio, 56 anni, di Soveria Mannelli, impiegato e addetto amministrativo all’archivio delle cartelle cliniche a Girifalco.
Le attenzioni degli inquirenti sono costate a Gallucci e Tomarchio la richiesta di interdizione dal servizio. Entrambi saranno sentiti dal giudice dell'indagine preliminare il prossimo 28 maggio.
In particolare, ci sono 126 ore e 11 minuti di assenze non giustificate dal luogo di lavoro e un ingiusto profitto per un totale di 11mila euro circa. Nel mezzo, ci vanno a finire soste al bar, visite alla mamma, giri in auto con figlio e fratello, trasferte alla Cittadella Regionale. Al centro della vicenda c'è Tomarchio, il quale si sarebbe fatto "coprire" da Gallucci, suo superiore e suo complice secondo la Procura.
L'impiegato, dunque, stando alle ricostruzioni della Guardia di Finanza e della magistratura che potranno essere smentite davanti al gip, si sarebbe assentato anche per sei ore dal posto di lavoro o timbrare il cartellino all'ospedale di Soveria Mannelli, Catanzaro Lido e Lamezia Terme, luoghi dove però Tomarchio non ricopre alcun incarico.
Il provvedimento della Procura è firmato dal sostituto procuratore Chiara Bonfadini, la quale ha disposto un sequestro preventivo per la somma di oltre 11mila euro.
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