Alle ore 21, in Galleria Mancuso, sarà ospite Sophia Tomelleri Quartet accompagnata da Simone Daclon al pianoforte, Alex Orciari al contrabbasso elettrico e Pasquale Fiore alla batteria
23 dicembre 2021 11:56Si conclude oggi la XXI edizione del Catanzaro Jazz Fest, con un primo appuntamento alle ore 17 per l’ultima delle visite guidate che hanno arricchito il cartellone di questa edizione, in collaborazione con l’Associazione CulturAttiva, dedicata a “Le grandi donne nella storia di Catanzaro”. Partendo da Villa Margherita, si snoderà tra Palazzo de’ Nobili, Chiesa dell’Immacolata, Palazzo Morano (Prefettura), Quartiere Sant’Angelo, Largo Prigioni, per concludersi alle ore 19 con la degustazione al Bar Comunale, che offrirà tra gli altri prodotti, la birra artigianale di una cooperativa sociale che impiega ragazzi con sindrome di Down e una selezione di vini di un’azienda agricola biologica di Catanzaro.
Alle ore 21, in Galleria Mancuso, sarà ospite Sophia Tomelleri Quartet, una giovane sassofonista di talento, figlia e nipote d’arte, vincitrice del prestigioso Premio Massimo Urbani nel 2020, accompagnata da Simone Daclon al pianoforte, Alex Orciari al contrabbasso elettrico e Pasquale Fiore alla batteria. Tutti musicisti di spicco del jazz italiano, in un progetto che concilia con grande gusto le tradizionali sonorità della musica afroamericana con composizioni originali ispirate al jazz contemporaneo. Un percorso che ha accomunato diverse formazioni che si sono esibite in questa edizione, come il Tchaikovsky Jazz Quintet (Francesco Miniaci pianoforte – Leo Ragaglia sassofono tenore e flauto traverso – Marco Bella sassofono alto – Stefano Cardillo contrabbasso – Valerio Gabriele batteria) che ieri (mercoledì 22) ha interpretato i classici del repertorio jazz, da Charles Mingus a Wayne Shorter, completamente rivisitati in chiave moderna con contaminazioni afro, blues, traditional, arrivando a spaziare nel free jazz. Il gruppo, composto da due musicisti calabresi e tre siciliani, nato nelle aule dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “P. Tchaikovsky”, col quale già dallo scorso anno è in corso una collaborazione, ha proposto anche brani originali arrangiati per questo quintetto, fresco vincitore del primo premio al Contest Jaci&Jazz di Acireale e del secondo premio al Premio Nazionale delle Arti di Milano 2021.
Il CJF è stato inaugurato, in un perfetto clima da jazz club, sabato 11 dicembre al “City Bar”, ai Giardini di San Leonardo, con il quartetto del chitarrista e cantante americano Mark Hanna che insieme a Thomas Hanna alla chitarra elettrica, Tim Fritz al basso elettrico ed al catanzarese Enrico Cittadino alla batteria, ha coinvolto il pubblico spaziando dal blues al rock al jazz. Domenica 19, al “Piccolo” del Teatro Politeama “Mario Foglietti”, è stata la volta di un trio d’eccezione, quello di Danilo Blaiotta, acclamato pianista di origine calabrese i cui brani, seppur ascrivibili al jazz, abbracciano in generale la musica del Novecento e compongono il suo secondo disco, appena uscito, "The White Nights Suite", ispirato a “Le notti bianche” di F. Dostoevskij, accompagnato da Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Valerio Vantaggio alla batteria.
Il Festival si è poi trasferito il 20 dicembre in Galleria Mancuso dove si è tenuto il terzo appuntamento con il concerto della M.A.O. Mediterranean Acoustic Orchestra, (Nicola Pisani direzione, composizioni, sassofono – Francesco Caligiuri composizioni, sassofono, cl.basso, flauto dolce – Piero Gallina violino, lira calabrese – Alberto La Neve sassofono – Luigi Paese tromba, flicorno – Giuseppe Oliveto trombone, conchiglia – Mario Gallo tuba – Massimo Garritano chitarra – Checco Pallone tamburi a cornice – Luca Garlaschelli contrabbasso – Francesco Montebello batteria, percussioni), 11 straordinari musicisti, quasi tutti calabresi, con la partecipazione della cantante Tiziana Grezzi, che ha eseguito alcuni brani di un repertorio che in chiave jazz abbraccia la musica di tradizione, la musica balcanica, la ballad, in un’atmosfera sorprendente, sospesa tra energia esecutiva e struggenti melodie. Martedì 21 è stata la volta del Francesco Caligiuri Quintet, un giovane talento calabrese del sassofono, che ha presentato una proposta originale e di grande qualità compositiva ed esecutiva, accompagnato da Marco Greco alla chitarra, Carlo Bilotta al contrabbasso e Francesco Borrelli alla batteria, che hanno “giocato” con la musica, destrutturando alcuni elementi della musica “accademica”, in favore di una sperimentale e personale visione compositiva (purtroppo il pianista Carlo Maria Manna ha dovuto dare forfait per un infortunio).
Nel rispetto della normativa anti Covid-19 sui pubblici spettacoli, è prevista una capienza limitata, è necessario esibire il Green Pass, indossare la mascherina, prenotare il posto a sedere compilando l’apposito modulo sul sito www.atlantidenews.it, o con un messaggio Whatsapp al 3405778734, e comunque registrarsi all’ingresso.
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