Nel giorno del suo insediamento a Questore della provincia di Catanzaro, Giuseppe Linares, come primo atto ha deposto con commozione una corona di fiori al monumento in ricordo dei caduti della Polizia nel cortile del Centro Polifunzionale della Polizia di Stato.
Dopo l’incontro con i Dirigenti e Funzionari della Questura e delle Specialità di P.S. presenti in provincia, si è intrattenuto con i rappresentanti dei Sindacati della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
Durante l’incontro con i giornalisti e i rappresentanti degli organi di informazione e della stampa, Linares ha dichiarato i primari impegni che connoteranno il suo operato avvalendosi dei funzionari e di tutto il personale della Questura e degli Uffici di Specialità della Polizia di Stato.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il Questore ha evidenziato come la sicurezza sul territorio debba esplicarsi in un contesto multi-attoriale nel quale la Questura è patrimonio di tutti i cittadini. Il Questore deve essere “mediatore tra le istituzioni e la gente, accogliente con i deboli e forte contro i sistemi criminali che comprimono i diritti e contaminano le risorse”, “mi aspetto molto dal mondo della cultura – scuole, università – che rappresentano il volano della legalità”.
“Vorrei essere il questore di tutti, perché il questore è un mediatore tra le istituzioni e la gente” ha detto Linares, aggiungendo di sentirsi “onorato per l’incarico prestigioso ricevuto dal capo della polizia Pisani”. Quindi ha illustrato le sue prime impressioni e anche le attività che intende mettere in campo. “Ho già avuto modo – ha esordito Linares – di cogliere alcuni aspetti positivi e alcune criticità. Mi sembra che questa realtà, questa provincia e questa città sono in movimento, c’è tanta voglia di fare. Catanzaro deve acquistare ancora di più un ruolo a livello non solo regionale ma nazionale: ci sono anche le premesse politiche per farlo e credo – ha evidenziato il nuovo questore di Catanzaro – che questa sensazione sarà confermata. Il mio scopo è essere volano di questa sensazione e di questo impegno che ho colto nella società civile, nei corpi intermedi e nelle istituzioni. Lo faremo al fianco del prefetto, ovviamente, e in grande collaborazione con le forze di polizia e l’autorità giudiziaria”.
Tra le priorità la lotta alla criminalità organizzata e forme di criminalità diffusa, ai patrimoni illeciti, contrasto alla violenza di genere, al disagio giovanile, tutela degli anziani e dei soggetti fragili e ad ogni condizione di marginalità.
Sul piano operativo Linares ha specificato che tra le priorità da affrontare ci sono la lotta alla criminalità organizzata, il contrasto alla violenza di genere, il contrasto alla criminalità diffusa nei quartieri più a rischio di marginalità “con un approccio di sicurezza integrata”. Con riferimento alla lotta alla criminalità organizzata, Linares in particolare si è soffermato sull’importanza dell’aggressione dei patrimoni illeciti e delle confische, che – ha spiegato – “sono il core business della mia esperienza professionale. Anche in questo territorio insistono organizzazioni criminali, che sono tutte da profitto e spesso questo profitto porta a somme in nero che possono essere reinvestite: le indagini patrimoniali servono a ripristinare le regole della libera concorrenza del mercato. Ovviamente – ha specificato Linares – questo non può essere fatto se non c’è un’investigazione attenta sul territorio”.
Per Linares “il ruolo del questore è centrale, in continuità con quanto fatto finora. Vorrei essere il questore di tutti, il questore con cui tutti possono parlare. Mi aspetto molto anche dalla cultura catanzarese perché ritengo che la cultura sia un volano di sviluppo. Da solo nulla può essere fatto. Il questore è uno degli ingranaggi della società. Qui vedo operosità e voglia di tranquillità e questo dobbiamo assicurare alle persone, per questo l’ascolto è fondamentale, il questore deve stare in mezzo alle persone, dev’essere il questore delle persone, è un mediatore tra le istituzioni e la gente”. Linares ha poi confidato che uno dei suoi “eroi” di infanzia, negli anni ’70, era, insieme a Paolo Rossi, l’attaccante del Catanzaro Massimo Palanca, “un giocatore straordinario che – ha sostenuto – avrebbe potuto anche più fortuna e forse ha pagato anche qui una marginalità. Noi dobbiamo aiutare Catanzaro a elevarsi ancora di più. E spero di essere uno dei volani di questo sforzo che ho colto”.
Il dr. Giuseppe Linares è entrato nei ruoli Funzionari dell’Amministrazione della pubblica sicurezza nel 1992.
Ha svolto le funzioni di Capo della Squadra Mobile e di Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Trapani e, successivamente, di Capo Centro della Direzione investigativa antimafia di Napoli.
Durante tali incarichi ha seguito indagini, sia di investigazione giudiziaria che di ablazione preventiva finalizzata alla confisca, contro le varie forme di criminalità comune ed organizzata, che interessano vaste zone del territorio nazionale.
Nel giugno 2018 ha assunto le funzioni di Direttore del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, struttura nata per l’impulso alle strategie di analisi e supporto investigativo per l’applicazione delle Misure di Prevenzione personali, con particolare riguardo alla tutela delle vittime vulnerabili e della vivibilità urbana, e patrimoniali previste dal codice Antimafia nei confronti della criminalità organizzata, per la valorizzazione delle prerogative dei Questori della Repubblica.
Docente presso la Scuola Superiore di Polizia nella materia di tecniche di misure di prevenzione personali e patrimoniali, è stato relatore presso le università di Bologna, Salerno e Napoli in tecniche investigative in materia di misure di prevenzione finalizzate alla confisca antimafia ed autore di varie pubblicazioni in materia.
In data 17 settembre 2024, il Consiglio dei Ministri lo ha nominato Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza.
Dal 2 ottobre 2024 ha assunto le funzioni di Questore della provincia di Catanzaro.
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