di CARLO MIGNOLLI
La Giunta della Regione Calabria, nella seduta di ieri, su proposta del presidente Roberto Occhiuto, ha approvato un delibera per richiedere al governo il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale in relazione alla situazione di grave deficit idrico.
Con una delibera ad hoc che riguarda il comparto agricoltura, la Giunta ha inoltre richiesto al Ministero dell‘Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito all’eccezionale e prolungata siccità verificatasi in Calabria nel periodo luglio 2023-giugno 2024.
Il presidente, a margine di una conferenza stampa in Cittadella, ha affermato: “La nostra richiesta di stato di emergenza ha come obiettivo la possibilità di ottenere risorse, ma soprattutto, la possibilità di attivare procedure accelerate, ad esempio per il revamping dei pozzi. In questo settore, per troppi anni, gli interventi infrastrutturali necessari a mitigare il rischio di siccità sono stati lasciati nei cassetti. A volte c'è una burocrazia che li rende oggettivamente complicati. La dichiarazione dello stato di emergenza ci consente anche di intervenire sui tempi per affrontare in emergenza un tema che, se le riforme del sistema idrico fossero state fatte vent'anni fa, oggi potremmo affrontare in regime ordinario”.
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