Sicurezza alimentare: aumentano i controlli Nas in vista del Natale

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Foto di archivio dei Carabinieri Nas
  05 dicembre 2019 12:41

Etichette ingannevoli, blatte, sporcizia e mancate autorizzazioni: aumentano, in vista del Natale, i controlli dei Nas per la sicurezza alimentare. I sequestri, negli ultimi giorni, hanno riguardato in particolare le città di Parma, Salerno, Pescara e Aosta.

"Le ispezioni e le attività investigative avvengono durante tutto l'anno in modo costante, ma si intensificano in corrispondenza delle festività più importanti, come quelle natalizie", spiega all'ANSA il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Adelmo Lusi.

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Il Nas di Salerno hanno sequestrato 39 tonnellate di alimenti privi di indicazioni per la rintracciabilità e sospeso un'attività commerciale a causa di gravi criticità igienico sanitarie e strutturali, per un totale di 6.000 euro di sanzioni. I Carabinieri del Nas di Pescara hanno scoperto uno stabilimento di 1.600 mq adibito abusivamente alla produzione di additivi alimentari (fermenti lattici, lieviti e enzimi) privo della documentazione autorizzativa e mantenuto in precarie condizioni igienico-sanitarie. Il titolare del capannone è stato segnalato alle Autorità Amministrativa e Sanitaria e 38 tonnellate prodotti alimentari sono state poste sotto sequestro.

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Ad Aosta i Carabinieri hanno disposto invece l'immediata chiusura di una gelateria: durante un'ispezione sono emerse gravi carenze igienico-sanitarie in tutto il locale, all'interno del quale erano conservati prodotti alimentari sporchi, invasi da blatte e destinati alla somministrazione. Venti chili di mandorle non idonee al consumo sono stati sequestrati e il titolare della gelateria è stato denunciato. Infine, a Parma, i militari del Nucleo per la Tutela della Salute hanno sequestrato oltre 2.000 insaccati sotto vuoto etichettati con la dicitura "salame Parma", evocativa del celebre "prosciutto di Parma", in violazione delle norme sulla tutela delle denominazioni dei prodotti Dop e Igp. La ditta è stata sanzionata per 4.000 euro, mentre il valore dei prodotti sequestrati è di 40.000 euro.

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