di GIUSEPPE SILIPO*
Qualche settimana fa, prima della festa dell'Immacolata, proprio da queste pagine avevamo sollecitato l'Amministrazione Comunale ad installare le luminarie natalizie con qualche giorno d'anticipo rispetto al solito. La stessa nota, postata sulle pagine social delle diverse testate, è stata oggetto di numerosi commenti alcuni dei quali ci ammonivano sul fatto di pensare alle luminarie con una guerra in corso e con tanta gente che soffre negli ospedali.
E' di tutta evidenza che non era stato colto il senso del nostro dire, oltre al fatto che, qualcuno, dimostrava una totale ignoranza su come si spendono i fondi stanziati in un bilancio di una pubblica amministrazione.
Questa premessa è necessaria per quanto stiamo per raccontarvi.
Stimolati dalla grande pubblicità fatta in queste ultime settimane abbiamo visitato, il giorno dell'Epifania, Tropea incuriositi dalle luminarie natalizie che l'amministrazione Comunale aveva installato. La cosa che più ci ha sorpreso, non sono state le luci (per carità molto suggestive) ma la marea umana presente in una località che la sua vocazione turistica la esprime preferibilmente da aprile ad ottobre, ma che in questo periodo dell'anno non è, finora, stata una meta appetibile da turisti e visitatori.
Migliaia di persone che occupavano ogni angolo della ridente cittadina tirrenica, bar dove era impossibile anche solo avvicinarsi e ristoranti già tutti prenotati per la cena. Come sold out risultavano gli alberghi e i B&B. E non solo per quella serata ma per tutto il periodo natalizio.
Tutto questo per una iniziativa che da noi è stata tacciata come banale, ma che anche da noi alla fine ha riscosso grande successo.
Sia chiaro, niente a che vedere con "Luci d'Artista" di Salerno, il paragone non esiste, ma resta il fatto che la gente è arrivata comunque.
Era questo il messaggio che volevamo lanciare con la nostra nota prenatalizia. Non si trattava di invocare l'installazione delle luminarie, piuttosto prevedere cosa la loro installazione avrebbe potuto provocare per l'economia cittadina.
A Salerno è diventato un vero e proprio business, a Tropea lo diventerà senz'altro.
E tutto per quattro lampadine. Chissà se a qualche nostro Amministratore per gli anni a venire si accenderà la lampadina di qualche buona idea anche per Catanzaro? Noi lo speriamo fortemente.
Quanto alla mentalità di alcuni nostri concittadini, beh lì la vediamo dura.
*Coordinatore cittadino Associazione CalabriaOltre
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