Silipo (USB): "I vigili del fuoco rischiano ogni giorno la vita senza essere coperti dall'INAIL" (VIDEO)

di CLAUDIA FISCILETTI

Alla luce della tragedia avvenuta ad Alessandria, in cui tre vigili del fuoco hanno perso la vita, il coordinatore regionale dell’Unione Sindacale di Base della Calabria (USB), Giancarlo Silipo, ha voluto puntare la lente d’ingrandimento su alcune delle problematiche che sono presenti nella vita dei vigili del fuoco e a cui il sindacato vuole porre rimedio.

E’ una richiesta dei diritti che spettano ai vigili del fuoco, quella che si evince dalle parole di Silipo. «Noi vigili del fuoco moriamo ogni giorno» è l’affermazione metaforica del coordinatore regionale per l’USB Calabria, che continua dicendo che i lavoratori non hanno la copertura assicurativa dell’INAIL, il colmo per un lavoro in cui ogni giorno si affrontano rischi notevoli.

«Abbiamo un contratto che va a discapito dei vigili del fuoco, che in Italia sono sottopagati rispetto ai corrispettivi che operano negli altri Paesi dell’Unione Europea» aggiunge Silipo basandosi sugli standard europei stabiliti proprio dall’UE, secondo cui è previsto un vigile del fuoco per ogni mille abitanti, mentre in Italia si viene a creare un problema di sotto organico. E’ grave se si pensa che, secondo uno studio elaborato dall’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Italia è uno dei Paesi che ha il più alto rischio per frane, allagamenti, inondazioni e sisma.

A questo si aggiunge il “Progetto di riordino delle strutture centrali e territoriali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” che «prevede il dimezzamento delle unità operative -continua Silipo- e basa il soccorso sulla produttività, come se il corpo nazionale dei vigili del fuoco fosse un’azienda che deve produrre giornalmente».

L’USB Calabria continuerà a rivendicare i diritti che spettano ai vigili del fuoco, richiedendo anche che il corpo nazionale possa essere riconosciuto come categoria altamente e particolarmente usurante, riconoscimento non ancora ottenuto.

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