di EDOARDO CORASANITI
Tutto parte da "Basso Profilo", la maxi indagine della Dda di Catanzaro che nel gennaio del 2021 ha portato agli arresti domiciliari (poi annullati) per l'ex consigliere comunale di Simeri Crichi, Saverio Brutto con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. A partire da quelle accuse, il Ministero dell'Interno ha chiesto al Tribunale di Catanzaro di dichiarare l'incandidabilità di Brutto e del sindaco di Simeri Crichi, l'avvocato Piero Mancuso (non indagato in "Basso profilo") Per entrambi gli amministratori, il collegio dei magistrati del capoluogo ha rigettato la proposta argomentata nell'udienza dello scorso gennaio dal pubblico ministero e seguita dall'Avvocatura dello Stato.
Argomento tecnico, complesso e che deve essere affrontato tenendo lontano dall'ideologia per cui tutto è mafia o per cui tutto ciò che è calabrese è mafia. E che si amplifica ancor di più quando si pensa che ogni segmento della burocrazia regionale sia colluso, corrotta e sporca. I fatti, le sentenze, i provvedimenti che vanno oltre spesso mostrano una realtà diversa da come appare la prima volta, magari perché arricchita da chi, dopo il fardello delle accuse, può difendersi e far valere il principio di non colpevolezza.
In questo caso, lo scopo della legge è di verificare che collusioni e condizionamenti abbiano determinato una cattiva gestione della cosa pubblica. Arginare il pervicace fenomeno dell'infiltrazione della criminalità di stampo mafioso, all'interno dell'apparato burocratico degli enti locali attraverso la predisposizione di un peculiare procedimento di verifica dell'esistenza di possibili collegamenti tra i consigli Comunali ovvero tra i singoli amministratori o dipendenti dell’Amministrazione e le organizzazioni criminali".
E infatti, non è sufficiente un mero quadro indiziario fondato su "semplici elementi", in base ai quali sia solo plausibile il potenziale collegamento o l'influenza dei sodalizi criminali verso gli amministratori comunali. C'è bisogno di elementi di concretezza, essere cioè assistiti da un obiettivo e documentato accertamento nella loro realtà storica; univocità, che sta a significare la loro direzione agli scopi che la misura di rigore è intesa a prevenire; rilevanza, che si caratterizza per l'idoneità all'effetto di compromettere il regolare svolgimento delle funzioni dell'ente locale.
Questa la teoria.
Saverio Brutto
Nel caso di Brutto, ad esempio, il Tribunale ritiene che dalla documentazione allegata, non si evinca "un chiaro collegamento tra l'operato dello stesso, sul piano amministrativo, e l'azione delle consorterie criminose, né un asservimento del medesimo alle volontà e agli interessi delle cosche locali". Un risultato che parte da lontano, già da quando il Tribunale della Libertà di Catanzaro ha mantenuto la misura cautelare ma escludendo l’aggravante della finalità di agevolazione mafiosa. Altra nota dolente per Brutto e il presunto appoggio elettorale dell'imprenditore Antonio Gallo, arrestato in "Basso profilo", per la campagna elettorale comunale del 2016 in cui è primo degli eletti . Per il Tribunale civile di Catanzaro (come già avvenuto per il Tdl) va escluso il patto elettorale politico-mafioso: non c'è nemmeno un’azione
di condizionamento dell’attività amministrativa da parte di Gallo ,il quale non è stato diretto affidatario di appalti, servizi o altri benefici da parte del Comune di Simeri Crichi.
Per quanto riguarda il sindaco Mancuso, non c'è alcuna prova di come "la gestione dell’amministrazione comunale si sia concretizzata nel tempo in un'attività diretta a favorire soggetti e imprese direttamente o indirettamente collegati a gruppi malavitosi. Sebbene sia ipotizzabile che il sindaco di una cittadina di piccole dimensioni non possa non essere al corrente
di alcune irregolarità nel sistema di aggiudicazione degli appalti e di conferimento dei servizi della cosa pubblica, in mancanza di adeguata prova di tale conoscenza o di altri elementi sintomatici di una corresponsabilità nelle attività amministrative gestionali, le possibili ipotesi non assumono significato rilevante". In particolare i giudici hanno studiato e valorizzato alcuni incarichi che l'ente comunale avrebbe assegnato a delle ditte: in nessun caso (sia per quanto riguarda le ditte, gli appalti o le modalità di gara) ci sarebbe stata la longa manus della 'ndrangheta, poiché le assegnazioni hanno seguito il corretto iter amministrativo.
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