di FILIPPO COPPOLETTA
Uno studio approfondito, tecnico e specialistico per analizzare le condizioni che possono generare eventi alluvionali, comprendere quali agenti li incrementino e individuare i possibili interventi attuabili per mitigare i rischi. Sono le finalità che intende perseguire la convenzione stipulata tra il Comune di Simeri Crichi e l’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria attraverso il suo Dipartimento di Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali.
Una convenzione fortemente voluta dalla Commissione straordinaria alla guida dell’ente comunale e dall’Ufficio tecnico del Municipio coordinato dall'ingegnere Pasquale Barbuto, con l’intento di offrire risposte certe ed infondere maggiore sicurezza ai cittadini della zona marittima del Comune, la stessa interessata negli ultimi anni da diversi e distruttivi alluvioni che hanno messo in serio pericolo l’incolumità delle famiglie residenti. In particolare, la convenzione, mette in luce i fatti risalenti al novembre del 2018, partendo dalla documentazione prodotta dal Dipartimento di Protezione Civile e dagli interventi attuati dal Comune rientranti in quelle “urgenze volte ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni”.
La collaborazione ha dunque lo scopo di eseguire degli studi specialistici al fine di supportare li Comune di Simeri Crichi nella definizione di idonei interventi di mitigazione del rischio alluvione.
L’attività ricerca dell’ateneo reggino si articolerà in tre fasi. La prima sarà di supporto scientifico all’ente per dare riscontro alla richieste di dichiarazioni che la Protezione Civile regionale ha chiesto al Comune il 14 aprile scorso relativamente alle azioni di intervento intraprese o da intraprendere a seguito degli eventi alluvionali. Nella seconda fase, i ricercatori acquisiranno cartografie, rilievi topografici e progetti delle opere idrauliche presenti, effettueranno sopralluoghi e procederanno con una perimetrazione dettagliata delle aree allegabili, individuando interventi idonei alla mitigazione del rischio. Nella terza fase si andranno quindi ad analizzare le condizioni che possono generare eventi mareggiata-alluvione concomitanti, con incremento del rischio alluvione e l’individuazione dei possibili interventi di mitigazione.
La convenzione avrà una durata complessiva di due anni e prevede un riconoscimento di 30 mila euro all'Università, spalmati su due annualità, che verranno destinate ad attività del dipartimento e alla creazione di borse di studio.
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