Simona Molinari in assoluto stato di grazia ha chiuso "Jazz on the Rock"

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  27 agosto 2024 12:53

di VITTORIO PIO

Una Simona Molinari in assoluto stato di grazia ha chiuso come meglio non si poteva la prima, trionfale edizione di jazz on the rock, diretta da Andrea Porcelli presso l'incomparabile scogliera di Pietragrande che, appuntamento dopo appuntamento, ha recuperato la sua allure di eleganza con un crescendo di spettatori ed interesse, culminato nel super sold-out dell'appuntamento di ieri sera.

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Ne è stata protagonista la fascinosissima cantante napoletana poi cresciuta a L'Aquila, che ha dato un portentoso saggio delle sue capacità, senza tralasciare alcun dettaglio: luminosa nel portamento sobrio e stiloso, la Molinari è intanto una donna solare, una di quelle che non pare afflitta dalla scocciatura dei tormenti interiori, così diffusa fra le signore che amano complicarsi la vita con l'andare del tempo. Come cantante è invece a dir poco fenomenale: perfettamente sicura di sè e padrona dei suoi mezzi espressivi, attenta nel seguire la temperie narrativa delle parole, l'artista ha offerto un esibizione che è apparsa un condensato dell'arte di affascinare il pubblico, celebrando la profondità delle emozioni nei cicli della vita. Una platea attenta e partecipe anche nella folta rappresentanza di giovanissimi lodevolmente presenti con i loro congiunti. Simona ha di recente conquistato il prestigioso premio dedicato alla memoria di Luigi Tenco, con un omaggio molto personale alla mitica Mercedes Sosa: “Ci sono esistenze fine a sé stesse che prima o poi finiscono e esistenze generative, che sopravvivono al tempo e alla vita- ha ribadito prima del concerto- perché continuano a generare sentimenti e ispirazione anche quando la vita apparentemente scompare. Mi sono appassionata alla vita e alla storia di Mercedes Sosa lentamente, la sua voce e il suo sentire mi hanno travolto”.

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Quasi quello che è successo a chi era presente ieri sera, tramortito dalla sua capacità di spaziare fra generi e stili, con la complicità di una ottima formazione, in cui ha svettato il tastierista di estrazione jazz Claudio Filippini, con sensibilità ed efficacia: che si tratti di un aria da opera, di una nota blu, di un successo passato dal palco di Sanremo o di una nobile scheggia di canzone d'autore, (una straordinaria resa di “Caruso”, la poesia di Lucio Dalla, interpretata in punta di parole con un garbo unico), la sua voce è stata capace di spaziare dai toni più acuti a quelli profondi, senza smarrirsi mai, neanche nei passaggi più impervi. Una vera delizia cui è stato giustamente tributato uno scrosciante applauso finale, che ha avuto una lunghissima coda in cui sono stati concessi foto e autografi a chiunque ne avesse manifestato solo il pensiero.

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Legittima la soddisfazione di Porcelli: "Simona ha stregato la Scogliera con una performance che ha lasciato tutti senza fiato. È stata una serata di grande storytelling, divertente, coinvolgente e soprattutto che ha visto un’affluenza che ha ancora una volta stupito tutti noi. Il pubblico ha risposto in maniera sempre più positiva a questa nostra iniziativa e l’amore che ha dimostrato per i musicisti che siamo riusciti a portare era tutto lì, ieri, negli applausi che partivano per Simona, nei “for-se” cantati forte e nel modo in cui tutti si sono riversati da lei a farle i complimenti a fine serata. Quest’ultima serata è stata davvero un successo e speriamo quindi che sia l’inizio di un grande percorso". Lode quindi ai padroni di casa Gregorio Aversa e Rosaria Bertucci, per la loro volontà di donare uno spazio tranquillo e denso di ricordi, in cui tutti gli spaesati ultra-cinquantenni disorientati dal chiasso di Soverato, potranno continuare a ritrovarsi con questi appuntamenti di qualità che per la prossima stagione dovrebbero partire anche in anticipo: “Felici di questo successo-sottolinea Aversa- per il prossimo anno abbiamo già opzionato Paolo Fresu, Gaetano Curreri, Stefano Di Battista e Nicky Nicolai, magari un nome internazionale, ancora è presto per dare una comunicazione ufficiale. Per il momento grazie a tutti quelli che hanno contribuito alla piena riuscita di questa prima stagione.” Evviva.

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