di PASQUALE MONTILLA*
La contaminazione industriale in area SIN di Crotone potrebbe creare dei deportati nel desolato mondo della malattia. Più si scava alla ricerca nelle matrici biologiche di questi esseri umani in diseguaglianze oncologiche e più ci si rende conto di quanto sia stata tragica e devastante la disattenzione dello Stato su queste aree industriali desolate e dismesse.
I pazienti che incontrano la malattia oncologica come un appuntamento scontato e non casuale non possono ribellarsi perché il loro dramma è personale, intimo, disperato, fragile, avvitato in un pudore con la dignità isolata dal mondo esterno.
Si entra nell'arido mondo della malattia e tutto cambia. Si continua con fatica ad effettuare screening onco-tossicologici ed incontrare molti volti umani che portano il peso delle evidenze scientifiche. Non si brancola più nel buio e quello che sembrava una ipotesi scientifica diventa una conferma.
I test diagnostici di ricerca di cancerogeni stanno confermando che siamo nell'impronta digitale di un ecocidio su specie umana da impatto ambientale industriale non tutelato. Bisogna cambiare approccio con risposte rapide e paradigmatiche perché chiunque può subire appuntamenti non casuali con l'onkos.
*medico oncologo e consulente Ona
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