Solidarietà e vicinanza di USB e federazione del sociale Catanzaro per la morte del sindacalista del SìCobas, Adil un sindacalista trentasettenne, travolto da un camion alle porte di Novara.
“Mentre prosegue imperterrita la campagna padronale contro il reddito di cittadinanza e i suoi percettori, in giro per l’Italia aumentano le violenze a danno dei lavoratori che non ci stanno più a essere sfruttati e dei sindacalisti, dopo le squadracce armate di spranghe e bastoni messe in campo a Lodi e gli atteggiamenti mafiosi conditi da fialette di acido di Prato, alle porte di Novara si è consumato un omicidio contro Adil un sindacalista trentasettenne, reo di protestare contro le condizioni lavorative che prevedevano 13 ore giornaliere per un compenso di 900 euro (alla faccia dei fannulloni, vagabondi)”, scrivono Usb e federazione sociale del Lavoro.
“Tutto ciò avviene nello sconcertante silenzio del governo e nell’ancora più intollerabile compiacenza delle forze dell’ordine che non hanno mosso un dito per prevenire la tragedia e gli altri attacchi. Se lorsignori pensano che staremo con le mani in mano a testa bassa accettando il destino da schiavi che hanno destinato ai lavoratori, si sbagliano di grosso, non saremo alla loro mercè, perché il medioevo è finito da tempo e non ci torneremo”.
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