di FRANCESCA FROIO
A due giorni dall'iniziativa promossa da ANPI 'Sit in 9 settembre - Le ragioni del NO', Mario Vallone ( ANPI Catanzaro) motiva il perchè dell'incontro, che si terrà Mercoleedì in piazza Prefettura a partire dalle 17.30 .
"Vogliamo un Parlamento che funzioni meglio non meno. Vogliamo garantire una adeguata rappresentanza alle donne e agli uomini del nostro paese. Vogliamo smontare la mistificazione del risparmio. Non si riduce la democrazia per pochi soldi che possono essere recuperati in mille modi. Aspettiamo una risposta da questi signori del si sul perché non si diminuiscono tutti gli stipendi".
"Lo si può fare con legge ordinaria in poche ore senza mettere in piedi un referendum - sostiene Vallone- Perché non lo fanno. Riflettano elettori ed elettrici su chi rappresenta il vero establishment. Soprattutto non vogliamo assistere passivamente all’umiliazione del Parlamento con questo attacco qualunquista e falso di taglio alle poltrone e alla casta. Vogliamo parlarne con le persone che andranno a votare il 20 e 21 settembre. Per questo saremo in piazza il 9 settembre con un sit in nel quale spiegheremo le ragioni dl NO".
"Come ANPI - motiva il presidente- contestiamo in tutti i suoi punti questa riforma che sfregia la Costituzione facendola diventare argomento di trattativa e patti tra le forze al Governo. Tanti studiosi, accademici e costituzionalisti in questi giorni stanno spiegando con cognizione i pericoli evidenti e nascosti del taglio dei parlamentari. Non saremo certo noi a difendere comportamenti disdicevoli di tanti politici che per nulla lavorano con disciplina e onore come previsto dall’articolo 54 della nostra Costituzione. Ma contestiamo con forza l’automatismo meno parlamentari più efficienza e più onestà".
"Su cosa si basa un simile ragionamento?" Questo uno dei quesiti posti da Vallone, che ricorda "Già oggi con il sistema di voto vigente poche segreterie di partito scelgono candidati e chi deve essere eletto. Perché in questi anni non hanno scelto i migliori invece di circondarsi dei soliti gregari. La diminuzione darebbe ulteriori poteri alla cosiddetta casta di diventare sempre più casta al limite dell’oligarchia. Senza contare tutte le disfunzione nel lavoro delle commissioni e le disparità della rappresentanza a livello regionale".
"Contestiamo con forza il modo come tutta l’informazione, con poche eccezioni, presenta il voto di settembre. Diciamolo con chiarezza non si tratta di un referendum confermativo, semmai oppositivo, ma perché insistono ad orientare l’elettorato con argomenti falsi. Abbiano il coraggio e la dignità politica di dire le cose come realmente stanno. Vogliono ridurre la rappresentanza dei cittadini questa è l’unica verità. Tanti buoni motivi per votare NO- conclude il portavoce- Diamo appuntamento mercoledì 9 settembre a partire dalle 17.30 in piazza Prefettura".
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