E' stato l'Agriturismo Costantino a Maida, ad ospitare la prima Assemblea regionale dei Cuochi e dei Pizzaioli dell’Alleanza di Slow food che ha visto finalmente riuniti non solo i cuochi e i pizzaioli che aderiscono al progetto ma anche i produttori e i referenti dei Presìdi calabresi. Il convegno è stata una occasione di confronto, discussione e approfondimento per la realizzazione della rete delle eccellenze sul territorio della nostra regione che conta ben 18 tra cuochi e pizzaioli.
Il progetto dell’Alleanza è nato nel 2009 in Italia e oggi è attivo in oltre 25 paesi e guida le azioni di questi paesi, è una grande rete solidale dove i cuochi che hanno storie, cucine, profili molto differenti fra loro condividono l’impegno per la tutela della biodiversità agroalimentare, per la salvaguardia dei saperi gastronomici e delle culture locali.
I lavori sono stati aperti dal portavoce del Comitato Esecutivo Regionale, Michelangelo D’Ambrosio che ha sottolineato l’importanza dei Cuochi, che con le loro preparazioni valorizzano i prodotti presidi slow food e prodotti dell’alleanza, infatti il loro lavoro, la loro sensibilità diventa il terminale dove convergono speranze, progetti, il domani della nostra terra, e la loro missione a trasmettere la cultura e la storia dei territori.
Slow Food Calabria considera l’importante centralità di chi sceglie di assumere l’impegno, non facile, non per tutti, del progetto dell’Alleanza, una straordinaria opera di conservazione dell’ambiente, della biodiversità dei territori e delle loro tradizioni un’evoluzione visionaria rivolta al futuro con il desiderio di vederlo migliore, bello, sostenibile e non più come futuro possibile.
Sono seguiti gli interventi del Referente Regionale del Progetto Patrizia Costantino e del Coordinatore regionale dei Cuochi dell’Alleanza, Fabio Maria Torchia aderenti al Progetto dell’Alleanza. Anche loro hanno ribadito che i Cuochi dell’Alleanza hanno un ruolo centrale, fondamentale, nelle filiere produttive che riguardano il cibo. Il loro impegno porta con sé la responsabilità delle comunità, dei contadini, dei pastori, dei casari, dei pescatori e la consapevolezza del ruolo come educatore e attore protagonista di una comunità locale che ruota intorno ai produttori/fornitori e ai cittadini/clienti
“I cuochi dell’Alleanza, infatti, uniscono il piacere di realizzare grandi piatti alla responsabilità verso chi produce le materie prime, per un cibo buono, bisognoso di cura, ma anche naturale, pulito, sostenibile. E non solo: giusto, rispettoso verso chi lo ha prodotto, coltivato, allevato. Raccontano l’origine dei prodotti che scelgono e conoscono i produttori dai quali si riforniscono. Riducono l’impatto ambientale della propria attività e lo spreco alimentare” ha sottolineato la Referente Regionale del Progetto Patrizia Costantino.
“Scoprire, sostenere e raccontare devono essere gli obiettivi dei cuochi, perché il cibo una volta cucinato rappresenta la natura che si trasforma in cultura e porta con sé la cultura e la storia del suo produttore” afferma nel suo intervento, Fabio Maria Torchia Cuoco e Coordinatore regionale dei Cuochi dell’Alleanza.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di ben 15 cuochi e diversi produttori di presidi slow food, ha rappresentato un momento di confronto e di crescita professionale in cui ciascuno ha potuto esprimere il proprio punto di vista nell’ottica della filosofia slow food. Interpretare la cucina attraverso le produzioni agroalimentari calabresi non piò che contribuire alla tutela della biodiversità agroalimentare, per la salvaguardia delle conoscenze gastronomiche e delle culture locali.
I cuochi presenti si sono impegnati ad inserire, come da regolamento del progetto, presidi slow food nei loro menù e di partecipare alle iniziative che saranno realizzate dalla rete per consolidare rapporti di amicizia e di scambio di esperienze professionali.
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