Soccorso a persone con disabilità, a Catanzaro il primo Corso con le associazioni di volontariato e di Prociv

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  27 maggio 2025 10:40

Dalla Calabria una buona prassi che fa scuola in Italia ed anche in Europa: il soccorso organizzato delle associazioni di Protezione Civile alle persone con disabilità. La Regione Calabria, infatti, ha approvato per prima le linee guida sul “Soccorso senza Barriere”, che ha a che fare con l’intervento specifico rivolto alle persone con disabilità in caso di emergenza, ricevendo, inoltre, un encomio dall’Unione Europea a riguardo.

Gianfranco Pisano della “Tutela Civium E.D.R.A.” ha pensato ad un soccorso specializzato quando, nel 2006, si trovò ad intervenire in aiuto di alcune persone con disabilità in un incendio a Luzzi: da allora, con l’aiuto di altre associazioni, ha preso forma il progetto di “Soccorso senza Barriere” che ha, tra i suoi compiti specifici, la formazione di volontari altamente specializzati nel soccorso alle varie tipologie di disabilità. E a Catanzaro, all’interno del centro sociale “Fasano”, hanno avuto modo di incontrarsi sabato scorso le associazioni di Protezione Civile con le associazioni che si occupano di disabilità –  con la partecipazione del CSV Calabria Centro, del Dipartimento regionale di Volontariato di Protezione Civile e dell’Unical – per apprendere le modalità di intervento, sulla scorta delle indicazioni offerte da chi affronta la disabilità ogni giorno. Luciana Loprete dell’UICI di Catanzaro, attraverso una simulazione pratica, ha trascinato tutti (compreso il direttore del CSV Calabria Centro, Stefano Morena) nel buio della cecità per far comprendere, con delle mascherine sugli occhi, il disorientamento totale che accompagna un non vedente in caso di calamità. Quella che lei ha fornito, quindi, è stata la dimostrazione di quanto sia importante affidarsi agli altri ed ai sensi rimasti per capire come muoversi e trovare una possibilità di salvezza: imparare ad accompagnare un non vedente e a farsi ascoltare rappresenta, infatti, un’indicazione fondamentale per attivare l’intervento dei soccorritori.

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La formazione dei volontari di Protezione Civile rientra a pieno titolo nell’attivazione dei piani comunali di Protezione Civile sulla disabilità, ha chiarito la nuova responsabile del Dipartimento regionale di Volontariato di Protezione Civile, Alessandra Celi: l’obbligo di inserire le mappe sinottiche della disabilità per essere informati di dove essi si trovino per portare soccorso, sta quindi in capo ai comuni, ma nel frattempo le associazioni continuano a promuovere corsi tecnico- pratici per tenersi aggiornati. Non mancavano, infatti, all’incontro i volontari dell’associazione “Augustus” di Vibo Valentia e di “Un Raggio di Sole (con il presidente Piero Romeo), con la partecipazione del docente dell’Unical Fabio Scarciglia, che in qualità di geologo all’Unical si è servito di plastici per far vedere praticamente di quanti strati è composta la Terra e di come, dallo scontro tra placche, si originano i terremoti. Conoscere, infatti, è il primo passo da compiere per far prevenzione e proteggersi, soprattutto in riferimento a chi è più fragile.

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Al presidente del CSV Calabria Centro, Nicola Maria Nocera, fondatore del gruppo di Protezione Civile “Augustus”, è spettato infine chiarire quelle che sono le regole del primo soccorso e quello che è il ruolo dei volontari organizzati, ai quali spetta essere di ausilio ai soccorritori professionisti.

Nessuno, infatti, può mai improvvisarsi nel prestare soccorso, ma deve attenersi alle indicazioni comuni per poter fare del proprio meglio: innanzitutto non facendosi prendere dal panico e attivare la chiamata per i soccorsi in maniera tempestiva.

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