Sondaggio operato Fiorita, la maggioranza: “Città sta cambiando, irriducibili se ne facciano una ragione”

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Sondaggio operato Fiorita, la maggioranza: “Città sta cambiando, irriducibili se ne facciano una ragione”
Palazzo De Nobili
  11 marzo 2023 12:56

"Non sono bastati otto mesi ad un ristretto gruppo di irriducibili per metabolizzare la netta vittoria di Nicola Fiorita al ballottaggio, ipotesi che tutti i sondaggi avevano escluso, assegnando al candidato del centrodestra addirittura una vittoria al primo turno".

Lo scrive una nota della maggioranza che sostiene Nicola Fiorita nel consiglio comunale di Catanzaro, in risposta al sondaggio pubblicato ieri sul suo operato in questi primi mesi di amministrazione del capoluogo.  

Banner

"I sondaggi servono proprio a questo, per essere smentiti dalla realtà, soprattutto quando vengono commissionati con intenzioni di killeraggio politico. Molti consiglieri di opposizione, con grande responsabilità, hanno evitato di strumentalizzare un’operazione spregiudicata su cui bisognerebbe fare luce, soprattutto in ordine alle risorse economiche investite da soggetti non meglio identificati per commissionare un sondaggio quanto meno inutile e, per quanto ci riguarda, molto lontano dalla realtà.

Banner

Noi pensiamo che gli irriducibili debbano farsi una ragione della loro sconfitta e smetterla di inseguire vendette e rivalse ormai solo virtuali. Il sondaggio vero sul gradimento del sindaco Fiorita e sulle capacità della sua Amministrazione di cambiare una Città devastata dal ventennio di centrodestra si farà nella primavera del 2027 quando la gente sarà chiamata ad esprimere il suo giudizio con un voto.

Banner

Il popolo di Catanzaro non ha chiesto a Fiorita di operare miracoli, responsabilità che spetta ai Santi, ma gli ha chiesto di rimettere in piedi una barca che faceva acqua da tutte le parti, un Comune gravato da enormi problemi e da tante questioni irrisolte e pasticciate. Gli ha anche chiesto di operare un cambiamento oseremmo dire morale, un taglio netto con le pratiche clientelari, i diritti che si trasformano in favori, le operazioni molto discutibili sotto il profilo amministrativo, gli abusi e le furberie.

Ed è veramente paradossale che alcuni dei principali protagonisti di quella stagione buia, in politica e sugli scranni del Comune da decenni con postazioni di primaria responsabilità, oggi chiedano il conto ad un’Amministrazione insediatasi appena otto mesi fa e costretta a misurarsi con continue emergenze, molte delle quali generate proprio da chi deteneva il potere fino a poco tempo fa.

Se in 20 anni non si è riusciti a sistemare le scuole, a modernizzare la rete idrica, a mettere a posto le strade, a fare funzionare il depuratore, a fare rinascere il centro storico, qualcuno poteva pretendere in soli otto mesi la soluzione di problemi strutturali così gravi? Se incombono sul bilancio i debiti legati alla palazzina dello Stadio, a decine e decine di pratiche del passato e al contenzioso su Iva e Irap, se occorre salvare la città prima di cambiarla è forse colpa di chi ha chiuso un’epoca buia o di chi di quell’epoca buia è stato protagonista ben remunerato?

Non abbiamo dubbi che alcuni cittadini siano indispettiti dall’azione del sindaco Fiorita e della sua Amministrazione: coloro che si allacciavano abusivamente alla rete idrica, i furbetti della spazzatura, chi pensava e pensa tutt’ora che bisogna chiudere un occhio davanti alle illegalità, chi abbandonava le carcasse di automobili per le strade.

Quando tra quattro mesi l’Amministrazione Fiorita toccherà il traguardo del suo primo anno di vita, si farà un primo bilancio dei risultati ottenuti e si potrà fare un raffronto con il passato. Ma fin d’ora appare utile ricordare che in pochi mesi si è investito sul centro storico scegliendo di collocarvi il centro per l’impiego, riaprendo il parcheggio di Piazza Duomo e a giorni e in parte quello del Politeama. Anche i più ostinati detrattori hanno ammesso che dopo molti anni il corso si è finalmente animato durante le festività natalizie con una programmazione che ha alzato l’attrattività dell’intera area, tanto che si registra un netto saldo positivo nelle aperture di attività commerciali soprattutto legate al food.

Occorre ricordare che sono state sbloccate due pratiche strategiche per il futuro di Catanzaro Lido e dell’intera città: l’assegnazione dei pontili che consentirà tra poche settimane l’avvio dell’attività diportistica e la definizione della Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di completamento del porto. Si sta procedendo verso l’acquisizione del cinema Orso, verso la costruzione del ponte sulla Fiumarella, si ripulisce la stessa Fiumarella dopo anni di incuria, partono i lavori per il ripristino dell’aula consiliare, si appresta a nascere la prima biblioteca di quartiere a Santa Maria, si investe su zone dimenticate come Gagliano, mentre la rotazione dei dirigenti comincia a dare i primi frutti, ma soprattutto è stata salvata una programmazione che rischiava di saltare per la sua indeterminatezza e per l’assenza di progettazioni.

Forse qualcuno continua a pensare che sia sufficiente intercettare un finanziamento e pubblicare una nota sui giornali per cambiare una città, dimenticando che il futuro si costruisce con i progetti, i bandi di gara, le opere. Le opere che restano aperte e non si abbandonano dopo il taglio del nastro.

Non c’è stata grande questione, a cominciare dalla sanità pubblica, in cui il sindaco non abbia fatto sentire la sua voce, difendendo le buone ragioni e i diritti del Capoluogo, a differenza del passato quando il Comune di Catanzaro si inchinava davanti a decisioni contrarie agli interessi della Città. E questo è un aspetto che occorrerebbe approfondire. 

Forse ci è mancata la capacità di fare percepire in pieno ai cittadini il segno della nostra attività, ma riteniamo che l’azione di un’Amministrazione non debba essere condizionata più di tanto dalla smania di ottenere consenso, reale o virtuale che sia.

Nel rapporto alla città che il sindaco renderà alla fine del suo primo anno di mandato, si avrà un quadro molto netto delle cose fatte e soprattutto del cambio di cultura politica. La città rinasce, lentamente, ma rinasce, con il suo porto, con il suo centro storico che rialza la testa, con la sua grande azienda ospedaliero-universitaria, con la sua meravigliosa squadra di calcio che potrebbe coronare un sogno.

I pochi irriducibili, che avranno evidentemente bisogno di altri quattro anni per elaborare il lutto della sconfitta, possono intanto appendere alle pareti delle loro abitazioni le tabelle del sondaggio-killer, lugubre simbolo di un modo di fare politica che si commenta da solo".

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner