“Sinceramente non si comprende l’astio e la violenza che traspaiono dall’ultima dichiarazione delle parlamentari del Movimento 5 Stelle, Margherita Corrado ed Elisabetta Barbuto in merito alla vicenda della Soprintendenza Catanzaro-Crotone. In barba alle regole del garbo istituzionale, che ci si aspetta da chi siede tra gli scranni di Camera e Senato, il loro è un attacco contro tutto e tutti, piuttosto contraddittorio, e che, al di là della speculazione politica, non considera l’assoluta legittimità dell’azione intrapresa dall’amministrazione comunale di Catanzaro innanzi alla giustizia amministrativa". Si legge così in una nota dell’Assessore alla Cultura e Patrimonio, Ivan Cardamone (Forza Italia).
"Fin dall’inizio su questo argomento si è detto, a chiare lettere, che il Capoluogo è stato l’unico penalizzato a livello nazionale dal decreto con cui il Mibact ha istituito le nuove Soprintendenze che in tutta Italia hanno almeno una sede nei Capoluoghi di regione, tranne che in Calabria. Il Consiglio Comunale, perciò- si legge nella nota dell'assessore- ha approvato una risoluzione, su iniziativa di Forza Italia, proponendo al tempo stesso una mozione da sottoporre alla prossima riunione dell’assemblea al fine di sostenere il sindaco Abramo nelle legittime iniziative a tutela delle ragioni di Catanzaro, ma anche per confermare la disponibilità dei locali, in comodato d’uso gratuito, siti nel Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, già sede distaccata della Soprintendenza di Cosenza. Grazie a questa disponibilità, la sede del nuovo ufficio periferico si potrebbe attivare nel Capoluogo senza ulteriori spese che, in periodo di spending review, andrebbero a gravare sui bilanci ministeriali, senza così impegnare altro denaro pubblico per creare un duplicato di un ufficio già esistente.
Rinunciando a controbattere su materie storiche e storiografiche, che non ci competono, sarebbe utile capire se le due parlamentari in questo ragionamento si limitano ad una battaglia di campanile - perché così appare quella da loro dipinta – nel difendere a tutti i costi la scelta della sede di Crotone voluta dagli alleati di Governo del Mibact. Eppure- continua Cardamone- la stessa senatrice Corrado, insieme ad un gruppo di colleghi, già lo scorso gennaio aveva chiesto al ministro Franceschini di rinviare la nuova organizzazione delle Soprintendenze, lamentando problemi legati al personale e alla logistica che tuttora ribadisce.
E quindi, da che parte stanno? Attaccano Catanzaro e le sue legittime rivendicazioni, ma qual è il vero bersaglio? Resta il fatto che, alla fine del discorso, Barbuto e Corrado riservano per Catanzaro e i catanzaresi offese dirette e gratuite e che non sono in alcun modo accettabili all’interno di una grammatica istituzionale e politica fatta di allusioni e sospetti. Una guerra tra poveri in una terra, quella calabra, che non è politicamente rappresentata a livello di Governo centrale, sebbene numerosi siano i parlamentari di maggioranza, eletti anche nella nostra città, che preferiscono il silenzio.
L’amministrazione comunale, sicuramente- conclude Cardamone- non intende arretrare e porterà comunque avanti la sua azione che, tutt’altro dall’essere strumentale, è assolutamente fondata dal punto di vista giuridico e amministrativo essendo Catanzaro capoluogo di regione”.
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