di CARMINE MUSTARI
Un evento intenso e ricco di emozioni quello vissuto dalla comunità di Sorbo San Basile per la prima volta, infatti, il borgo ha celebrato la Festa Del Patrocinio di San Francesco Saverio, proprio nel giorno in cui il Santo, nel lontano 1672 fu proclamato Santo Patrono e Protettore del suddetto borgo con decreto della Santa Congregazione dei Riti, in seguito al miracolo con il quale lo liberò dalla peste. La giornata è stata caratterizzata dalla Messa solenne animata dalla corale parrocchiale alle 11:15 del mattino, alla presenza del Padre Gesuita Antonino Taliano, e dalla rievocazione scenica del miracolo alle ore 21. Il secondo evento è stato preparato con un lavoro intenso e costante, ed era estremamente atteso. Allo stesso infatti ha assistito tutta la popolazione che ci ha tenuto ad essere numericamente ed emotivamente presente e che non ha mancato di applausi anche a scena aperta ed a tanto entusiasmo. La rappresentazione, tenutasi nella chiesa Santa Maria delle Grazie, è ambientata nel Settembre del 1669, e nello specifico racconta il dramma della peste che aveva colpito molto abitanti del borgo, ed in particolare una famiglia composta da marito, moglie e due bambini, segnatamente un maschio ed una femmina.
Personaggi fondamentali dello spettacolo sono due paesane Clementina e Bettina che insieme ad altri due paesani Giacomino e Paolino, manifestano il loro sconforto e la loro paura per la pestilenza dilagata. Altra presenza forte all’interno della rappresentazione è il parroco don Francesco Deodato, unico personaggio realmente esistito, vale a dire colui che documentò il Miracolo avvenuto. La rappresentazione divisa in due atti, nel corso dei quali il Parroco esorta i fedeli a rivolgersi a San Francesco Saverio, portando in processione il busto ligneo che si trovava nella chiesa. La scena più importanti dello spettacolo sono sicuramente quella relativa al miracolo della pioggia quando il corteo arriva in piazza e poi quella relativa al miracolo della guarigione degli infermi. Successivamente alla rappresentazione la statua del Santo è stata portata trionfalmente in processione fino al monumento a lui dedicato all’ingresso del paese, durante la quale il parroco don Salvatore Scalise ha affidato al Santo la comunità intera.
Tutta la vicenda e l’evento prendono spunto in seguito al rinvenimento recente dei documenti interessanti negli archivi ecclesiastici della locale chiesa di Sorbo San Basile, spolverando tra gli scaffali ove sono custoditi registri e ogni tipo di documento che riguarda le attività della stessa istituzione religiosa. Sono documenti che richiamano una vicenda risalente al 1669 che ai molti era del tutto sconosciuta e si tratta di un documento che attesta le motivazioni del patrocinio di San Francesco Saverio, che in pratica ha stabilito che lo stesso divenisse Santo Patrono del borgo. La festa, nelle intenzioni del parroco don Salvatore Scalise e che incontra anche il favore di tutti i fedeli sorbesi sarà storicizzata e proposta ogni anno, così saranno due i momenti di giubilo dedicati al santo protettore, fissati nel calendario al 3 dicembre e al 26 Marzo.
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