Sospensione dei non vaccinati da Scuola e Forze dell'ordine, l'appello di Corbelli: "Provvedimento ingiusto, da cancellare"
Franco Corbelli
17 dicembre 2021 13:04
Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha, dalla pagina Fb, indirizzato una lettera aperta con un appello ai giudici (del Lavoro e del Tar), chiamati a pronunciarsi nei prossimi giorni sui tanti ricorsi che stanno per essere presentati dal personale scolastico, forze dell’ordine e militari, per chiedere la cancellazione della sospensione dal lavoro e dallo stipendio scattata a partire da ieri, mercoledì 15 dicembre, per tutti i non vaccinati di questi comparti.
Corbelli nel suo appello (che continua a far registrare moltissime adesioni da tutte le regioni italiane) chiede ai giudici di “cancellare la grande ingiustizia, fermare la barbarie, fare giustizia e scrivere una pagina degna di Storia annullando subito l’ingiusto, discriminatorio e incostituzionale provvedimento sospensivo , per il No ad un siero sperimentale, da parte di queste categorie, tra l’altro già quasi completamente tutte vaccinate, con percentuali, in alcuni casi, superiori al 95%.
E’ giusto, lecito e umano privare una persona, un lavoratore, del proprio diritto al lavoro e allo stipendio chiedendo e imponendo allo stesso di sottoporsi al vaccino sperimentale che non vuole o può fare per giustificati motivi di salute(che non vengono riconosciuti validi per l’esenzione!) e/o per paura dei possibili gravi effetti collaterali, anche purtroppo, in tantissimi casi, mortali? In nome di quale Giustizia e di quale principio costituzionale, scrive il leader di Diritti Civili, si possono calpestare in modo così grave diritti elementari e fondamentali dell’individuo?
Si può da parte del Governo, facendo addirittura firmare alle persone, contro la loro stessa volontà, un consenso informato, imporre un siero sperimentale e poi, in caso di gravi effetti collaterali e danni subiti, abbandonare tutte queste persone che sono costrette a curarsi (senza neanche alcun protocollo specifico di cure previste in questi casi e nessun aiuto da parte dello Stato!) anche a proprie spese e con risultati, in molti casi, purtroppo non soddisfacenti? Si può privare del proprio lavoro, dello stipendio e quindi della fonte di sostentamento un lavoratore perché non adempie ad un diktat del Governo di vaccinarsi con un siero non solo sperimentale (e anche rischioso!) ma anche di fatto inefficace per la protezione e diffusione del contagio dopo solo pochi mesi(secondo l’Iss, dopo 5 mesi dalla seconda dose, la protezione del cosiddetto vaccino scende addirittura dal 74 al 39%; secondo uno studio di Oxford, presentato al Senato, nel novembre scorso, dal Prof. Marco Cosentino, ordinario di farmacologia all’Università Insubria di Varese, è ancora peggio: l’efficacia del siero infatti scompare dopo solo 3 mesi!)?
Si può ancora rilasciare un Super Green pass dalla validità (adesso) di 9 mesi(dai 12 iniziali) se il tempo di protezione e di efficacia del vaccino è, come oramai certo, di gran lunga inferiore? Si può, contravvenendo alle regole più elementari di un Paese civile e alle stesse direttive europee dei massimi organismi dell’Ue che vietano ogni forma di discriminazione nei confronti di chi sceglie di non vaccinarsi, buttare in mezzo ad una strada e nella disperazione assoluta queste persone non vaccinate? Se una simile imposizione fosse stata fatta anche nei confronti di voi Giudici e magistrati come avreste reagito?
Ecco, provate solo per un attimo a immedesimarvi nelle tante vittime di questo provvedimento abnorme, punitivo e discriminatorio! Per questo chiedo di annullare l’iniquo e punitivo provvedimento di sospensione e di voler disporre l’immediato reintegro al lavoro dei lavoratori/ci sospesi con l’obbligo per gli stessi di esibire un tampone negativo, ogni 48 ore, prima di accedere al luogo di lavoro. Così com è stato sino al 15 dicembre 2021. Chiedo solo un atto di Giustizia Giusta”!