Era il 28 ottobre del 2015, una barca di legno con oltre 300 persone a bordo era affondata a circa tre chilometri da Lesbo. Quarantatré morti -diciassette uomini, sei donne, diciannove bambini, un neonato e un numero imprecisato di dispersi. Sulla barca viaggiava Rezwana con i genitori, Naseer e Fatima, la sorella Negin, il fratello Hadhit, di cinque anni, e la sorellina Mehrumah, di quattordici mesi. Soltanto Rezwana è sopravvissuta. Orfana alle porte dell’Europa. Da questa vicenda inizia per l’autrice Mariangela Paone l’impegno di raccontare il vissuto di Rezwana per non disperdere la memoria di storie come questa. L’attualità ci presenta ancora in questi giorni il dramma dei migranti in tutto il mondo, dalla brutalità delle deportazioni di Trump ai trasferimenti illegali del governo italiano in Albania. Migliaia di persone trattate come numeri, senza umanità, solo con leggi speciali che affrontano problemi epocali con politiche securitarie e punitive.
Se ne parlerà il 7 agosto alle ore 18.30 al Parco Gaslini con la presentazione del libro organizzata dall’ANPI. Dopo gli interventi di Nunzio Belcaro e Mario Vallone l’autrice dialogherà con Ivana Bevacqua e Raimonda Bruno del coordinamento donne ANPI Catanzaro.
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