Attività sospese. Tornano i fantasmi al Sant'Anna Hospital di Catanzaro. O forse non se ne erano mai andati. Il Consiglio di Amministrazione ha inviato una lettera ai dipendenti in cui sono spiegati i motivi dello stop. Le trattative per un eventuale cessione non sarebbero andate in porto, i crediti vantati nei confronti dell'Asp restano ancora sulla carta e l'impasse non sembra sbloccarsi. Di seguito il testo integrale.
"Ogni parola in questa fase della crisi aziendale è superflua e ridondante. Tuttavia sentiamo il bisogno di rappresentare le motivazioni che hanno determinato questa nostra scelta.
Come ben sapete il centro non ha più espletato attività ospedaliera dall'8 settembre 2021. In questo tempo la Proprietà ha tentato diverse interlocuzioni per nuove partnerships che tuttavia non sono state efficaci. La crisi finanziaria determinata dal combinato disposto delle azioni dell'ASP, di fatto, impedisce la prosecuzione delle Attività Sanitarie. Allo stato attuale a seguito di fatti a Voi tutti noti, l'ASP ha attivato un pignoramento verso Sant'Anna per 17 milioni di euro. Sant'Anna vanta crediti per 31 milioni di euro. Abbiamo peritato un primo tentativo di mediazione informale con l'ASP al fine di recuperare la differenza delle somme sopra riportate, senza alcun operativo riscontro.
In considerazione, tuttavia, del valore che il Vostro Lavoro ha rappresentato nella risposta Sanitaria ai cittadini Calabresi e della funzione che tale Ospedale ha come Servizio Pubblico, riteniamo che la crisi Sant'Anna debba rioccupare i tavoli istituzionali. Per tale Motivo abbiamo operato la scelta di sospendere momentaneamente le attività sanitarie ed iniziare con l'ASP, la Regione e la funzione politica, un confronto serrato per rivendicare la liquidità che consentano al Sant'Anna di ripartire. Spenderemo tutta la nostra forza e tutto il nostro tempo per far si che le attività riprendano al più presto possibile. Vi chiediamo di starci vicino in questo ultimo scampolo di percorso nella legalità".
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