Sostituzione cartello di benvenuto a Caraffa, l’Associazione Progetto Caraffa si rivolge al sindaco: "Non siamo stati interpellati"

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images Sostituzione cartello di benvenuto a Caraffa, l’Associazione Progetto Caraffa si rivolge al sindaco: "Non siamo stati interpellati"

  12 agosto 2022 14:26

Il Presidente dell’Associazione Progetto Caraffa Francesco Stirparo ha scritto una lettera al sindaco di Caraffa Giuseppe Sciumbata e a tutta l'amministrazione comunale, in merito alla sostituzione del cartello di benvenuto.

Di seguito il testo della lettera:

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"L’Associazione Progetto Caraffa, nello stigmatizzare il comportamento dell’Amministrazione comunale del paese arbereshe retta dal Sindaco Sciumbata, ritiene una  irriguardosa scorrettezza e un dispotico segno di arroganza la sostituzione del cartello di Benvenuto all’ingresso del paese, pannello eretto dalla stessa Associazione in occasione della “XXII Rassegna culturale folcloristica per la valorizzazione delle minoranze etniche”.

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L’immagine che raffigurava una ragazza in costume e i luoghi simbolo della cittadina albanofona, deteriorata dalle intemperie del tempo era senz’altro da ripristinare o sostituire, ma poiché l’idea, la progettazione, l’installazione del supporto e la stessa fotografia erano state concepite e realizzate dall’Associazione Progetto Caraffa e dal direttore artistico Cettina Mazzei, avremmo voluto e dovuto essere interpellati per concordare la collocazione di una nuova fotografia.

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Il cartello di benvenuto d’altronde è stato inaugurato nel Maggio 2015 dal Presidente dell’Associazione Francesco Stirparo e proprio dall’attuale Sindaco di Caraffa Antonio Giuseppe Sciumbata, come risultanza del lavoro di ricerca nell’ambito del progetto “La storia siamo noi”, che ogni comunità partecipante alla Rassegna culturale avrebbe dovuto realizzare.

Riteniamo che l’Amministrazione comunale disdegnando il contributo della storica, prolifica Associazione Progetto Caraffa abbia avuto scarsa sensibilità e mancanza di rispetto nei confronti di chi ha sempre dimostrato uno spirito collaborativo, e le cui iniziative sono state create nell’interesse precipuo della comunità.

Ad aggravare ancor di più la circostanza l’Associazione, oltre a non essere investita in fase di progettazione, non è stata nemmeno inserita nel novero dei relatori del Convegno inaugurativo programmato per sabato 13 Agosto, come d’obbligo per chi ha ideato e realizzato l’opera prima.

Naturalmente la nostra Associazione non vuole disconoscere i meriti ai professionisti e agli artisti che hanno contribuito a realizzare il nuovo pannello, certamente di ottima fattura, tutti esperti della materia e degni della nostra massima stima.

Sarebbe stato molto più coerente ripristinare l’immagine precedente, con le dovute accortezze affinché le intemperie non la rovinassero e realizzare un nuovo pannello di benvenuto magari in corrispondenza dell’altro ingresso del paese.

Invece, con questa discutibile iniziativa si è voluto cancellare quello che è uno dei punti di merito della nostra Associazione, che organizza in collaborazione con l’Istituto scolastico di Borgia la “Rassegna culturale folcloristica per la valorizzazione delle minoranze etniche” giunta quest’anno come noto alla XXVII edizione.

Non è la prima volta che l’Amministrazione Comunale dimostra un comportamento scorretto, era già successo con il Museo Gangale, istituito nel 1999 col nostro contribuito e inaugurato dal Prefetto dell’epoca e nuovamente inaugurato dal Sindaco Sciumbata, senza che ci fosse alcun invito a relazionare da parte di chi lo aveva praticamente fatto sorgere dal nulla, la nostra Direttrice artistica Professoressa Cettina Mazzei, recentemente nominata dal Presidente della Repubblica albanese “Ambasciatrice culturale” e celebrata dal consiglio comunale, indetto solo grazie ad una richiesta della minoranza.

E’ una continua affannosa rincorsa a disconoscere tutto quanto è stato realizzato dell’Associazione Progetto Caraffa, mettendo il cappello non solo sul Museo, ma anche sui Murales (evidente il tentativo di danneggiare quello su Skandeberg) e siamo certi tra breve anche sulla Notte Arbereshe e sul Presepe vivente Arbreshe, nostre originalissime iniziative copiate da tanti altri paesi.

A questo punto, poiché il nostro credito di fiducia nei confronti dell’Amministrazione comunale è ormai al limite, rivendichiamo la titolarità del supporto su cui è applicato il pannello, donato alla nostra Associazione da una Azienda privata, e pretendiamo che su di esso sia riapplicata l’immagine precedente, in quanto i finanziamenti ottenuti dal Comune erano finalizzati per le attività correlate alla XXII Rassegna, come esplicitato nella didascalia del cartello di benvenuto".

 

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