Sotto il cielo di Cirò, le toghe si sciolgono in musica e vino
18 dicembre 2025 23:34
Nel cuore di Cirò, la “città del vino” calabrese, il sole tramonta sulla piazza antica tingendo di arancione i vicoli di pietra, mentre un gruppo di amici avvocati si dirige verso il Ristorante Borgo Antico. È la serata del 18 dicembre 2025, e il rigore delle aule giudiziarie lascia il posto a un relax autentico, tra calici di Cirò DOC e microfoni karaoke accesi. Il Borgo Antico accoglie gli ospiti con un menu che celebra la tradizione: antipasti di pesce spada con salsa limoni e melograno, gambero su letto di arancio e granella di pistacchio, baccalà con cipolla caramellata e gocce di vino cotto, frittelle di zucca e polpetta di melanzana, primo spaghetti alle vongole, paccheri con rana pescatrice, filetto di cernia in crosta di patate, frittura di calamari, e poi dolci tipi cirotani. I vini di Cirò, rossi robusti e bianchi freschi, accompagnano ogni portata, creando l’atmosfera perfetta per lo svago. Qui, professionisti del foro di Crotone, abituati a battaglie procedurali e Riforma Cartabia, si trasformano in tenori e soprani improvvisati, rivelando lati nascosti tra risate e applausi. L’umanizzazione della professione emerge nei duetti ironici: un avvocato civilista intona “Volare” parafrasandolo con articoli del codice penale – “Penso che un’udienza vincerò…” , scatenando ilarità generale. Un penalista duetta “That’s Amore” con twist su assoluzioni miracolose, sdrammatizzando lo stress da udienze infinite. Hit italiane classiche come “Nel blu dipinto di blu” o tormentoni moderni si alternano, legando il contesto locale di Cirò, terra di enogastronomia e convivialità, a un moderno karaoke che unisce generazioni di legali. La serata si chiude con brindisi al valore dello stare insieme, essenziale per ricaricarsi professionalmente in un mondo forense sempre più esigente. In un borgo calabrese come questo, tra note e calici, gli avvocati riscoprono l’essenza dell’amicizia, pronti a tornare in aula con nuova energia. Un evento soft in prima serata, con l’eco di voci libere che riecheggiano in leggerezza. E in quel calore avvolgente del Borgo Antico, tra le note di voci amiche che sfidano l’emozione e i calici levati al cielo stellato di Cirò, gli avvocati del Foro di Crotone, guerrieri di codici e coscienze, si abbracciano in un coro primordiale, un inno all’umanità che pulsa sotto le toghe. È il cuore della Calabria che batte forte, un abbraccio viscerale di fratellanza forense, dove lo stress si dissolve nel vino rosso come sangue caldo e le risate echeggiano come promesse di rinascita. In questa vigilia di Natale 2025, ammiriamoli: eroi quotidiani che riscoprono la magia del vivere uniti, accendendo fuochi eterni di gioia e calore che illumineranno le loro aule domani, e i nostri cuori per sempre.
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