Soverato, cala il sipario sulla 22ª edizione del Magna Graecia Film Festival

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  03 agosto 2025 15:52

E' calato il sipario sul Magna Graecia Film Festival a Soverato, la manifestazione cinematografica made in Calabria ideata e diretta da Gianvito e Alessandro Casadonte. Otto serate dense di emozioni, proiezioni, incontri con registi, attori e personalità di spicco, dibattiti su politica, salute e attualità, musica dal vivo e valorizzazione delle eccellenze del territorio. Un evento che, anno dopo anno, riesce a coniugare intrattenimento e impegno, sensibilizzando su temi sociali cruciali e promuovendo una cultura cinematografica autentica e accessibile. Al centro della scena, come sempre, il cinema: con particolare attenzione alle opere prime e seconde, autentico motore del rinnovamento creativo. 

La serata conclusiva del Magna Graecia Film Festival 2025 ha sigillato un’edizione intensa ed emozionante, grazie anche alla presenza luminosa di Serena Rossi, protagonista di un'intensa conversazione. Attrice, cantante, doppiatrice, volto noto della fiction italiana, Rossi ha ripercorso con il pubblico un percorso artistico che abbraccia tutte le forme dell’intrattenimento: “Il musical è stato il mio debutto, il teatro mi ha dato disciplina, rispetto per gli altri, senso della realtà”. Dopo sei anni nella soap opera Un posto al sole, Serena ha definito quell’esperienza una “grande palestra”, per la velocità e l’impegno richiesti quotidianamente. Diversa, ma altrettanto intensa, l’esperienza nella fiction e ancora più singolare il lavoro nel doppiaggio: “nessuno ti vede, ma ogni emozione deve arrivare con la sola voce. E il corpo, anche se non si vede, si sente”.

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Rossi ha affrontato il tema della poliedricità senza etichette, qualità sicuramente apprezzata negli artisti d’oltre oceano ma che in Italia fatica ancora ad essere riconosciuta: “La musica è il mio primo amore, mi riempie. Quando ho iniziato mi chiedevano di scegliere, oggi rivendico la libertà di sperimentare e di essere un’artista completa”.

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Accompagnata alla chitarra da Giampaolo Ferrigno e al violino da Gennaro Desiderio Serena Rossi ha in chiusura regalato al pubblico di Soverato un estratto del suo spettacolo SereNata a Napoli con le canzoni della napoletanità più bella: Uocchie c'arraggiunate, Dicitencello Vuje e Reginella.  Lo spettacolo è un omaggio vibrante alla città partenopea e alla sua anima dedicato alla sirena Partenope: “Attraverso questo spettacolo – ha spiegato l’artista – dedichiamo a Napoli le sue canzoni più belle, con la speranza di non farla più morire per Ulisse”. L’attrice visibilmente commossa, premiata con la colonna d’oro sul palco, ha dichiarato in merito al MGFF: “Qui ho trovato cura. Per gli ospitiper i dettagli, per il cinema, per tutto”.

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Di seguito l'elenco delle premiazioni dei film in concorso consegnati anche alla presenza istituzionale del presidente della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, del sindaco di Soverato, Daniele Vacca, e del vicesindaco Lele Amoruso:

Miglior Opera Prima e Seconda Italiana  – Familia di Francesco Costabile; Miglior Regia – Gianluca Jodice per La Déluge; Menzione Speciale Opera Prima e Seconda Italiana – Nero di Giovanni Esposito; Miglior Sceneggiatura – Nonostante di Valerio Mastandrea e Enrico Audenino; Miglior Attore – Yuri Tuci per Vita da grandi; Miglior Attrice – Barbara Ronchi per Familia; Premio Giuseppe Petito – Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri; Miglior Documentario – No more trouble di Tommaso Romanelli; Miglior Opera Internazionale – Il Mohicano di Frédéric Farrucci; Menzione Speciale Opera Internazionale – Enric Auquer per Il maestro che promise il mare di Patricia Font.  Premiato sul palco come attore rivelazione anche il giovanissimo Andrea Arru, celebre per Diari e Il ragazzo dai pantaloni Rosa.

Tra i momenti più commoventi della serata condotta da Carolina Di Domenico e Marco Maccarini, il ricordo del dottor Giovanni Scambia, eccellenza catanzarese del mondo della medicina, prematuramente scomparso. A rendergli omaggio sul palco, la mogliela sorella e la figlia. Il direttore artistico Gianvito Casadonte ha voluto dedicare a lui questa edizione del Festival, sottolineando quanto il suo esempio continui a ispirare chi crede nel valore della competenza, dell’umanità e del servizio. “Ciò che ha costruito vive ancora”, ha dichiarato.

Tra gli ospiti istituzionali anche la direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, che ha illustrato le novità della programmazione Rai per la prossima stagione, sottolineando come anche la Calabria stia diventando sempre più protagonista. "La mia sensazione – ha detto – è quella di trovarmi in un posto bello, produttivo e in grande ascesa". Tra i titoli più attesi del nuovo palinsesto Rai c’è sicuramente il reboot di Sandokan, in onda dal 1° dicembre in quattro puntate, una grande avventura girata proprio in Calabria con un cast d’eccellenza e realizzata con il meglio delle tecnologie attuali.

Immancabile la Conversazione d’autore con Denise Capezza, attrice e madrina dell’edizione 2025 del MGFF, intervistata da Antonio Capellupo. L’artista ha raccontato anche il rischio di ruoli imprigionati nella sola fisicità, sottolineando l’importanza della creatività e dellapporto personale: Un ruolo deve lasciarmi qualcosa, deve permettermi di esprimermi. La scrittura non sempre ci dà la possibilità di scegliere, ma io cerco di valutare sempre cosa posso apportare artisticamente a un progetto. Interessante il suo racconto del lavoro interpretativo su Moana Pozzi, figura che ha definito complessa e costruita, affrontata con un approccio rispettoso e profondo: Non abbiamo avuto la possibilità che lei si raccontasse fino in fondo; quindi, ho dovuto fare un po’ l’investigatrice privata. Ho cercato le interviste più vecchie, ho capito che Moana aveva costruito un personaggio e ho provato a portare in scena la sua anima, senza imitarla.

Infine, uno sguardo alla sua esperienza internazionale: tra le prime attrici italiane a emergere nelle serie turche, Capezza ha ricordato il suo primo provino in Turchia, dove è rimasta tre anni e mezzo, partendo da un contratto iniziale di appena otto mesi. Oggi è tra i volti principali della serie Storia di una famiglia scandalosa, confermandosi talento versatile, capace di attraversare con disinvoltura culture e linguaggi differenti.

La serata di ieri si è aperta con il consueto Magna Graecia OFF, il prefestival ideato per raccontare e valorizzare le eccellenze del territorio calabrese “dove le belle storie trovano casa”, condotto dalla giornalista Eugenia Ferragina. Ospite l’attivista Fabiola Forgione affetta dalla Sindrome Pans Pandas, i componenti dell’associazione Ave Ama ODV, guidata da Anna Cristallo e il Comitato tecnico-scientifico del progetto Pro Ben dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, più volte presente nel corso della manifestazione.

In apertura di serata, lo psicoterapeuta Salvo Noè, volto noto del programma L’Albero della Vita di Rai 1, ha lasciato al pubblico le sue “parole” utili per la vita: “La Felicità: composta da frammenti di piacere spalmati nel tempo e ci permette di credere nel futuro e nella bellezza della nostra vita. La gratitudine: per ciò che di bello ci accade. La bellezza della vita sta nel riuscire a dare il meglio di sé”.

Spazio anche al cinema indipendente, con l’assegnazione dei due tradizionali premi curati dal Clorofilla Film Festival, realtà con cui il Magna Graecia Film Festival condivide l’attenzione verso i linguaggi alternativi e i nuovi autori. A presentare i riconoscimenti, il presidente di giuria Franco Blambi, che ha ricordato come il Premio Vittorio De Seta rappresenti un ponte tra tradizione e sperimentazione narrativaIl premio è stato assegnato a Davide Melis per “A S’orgolèsa”, opera intensa e poetica che racconta con forza identitaria la realtà della Sardegna. Una menzione speciale è andata invece a “Lumi” di Filippo Tolentino, per la capacità di restituire uno sguardo autentico e profondo su un’umanità spesso invisibile.

Il Magna Graecia Film Festival è sostenuto dal Ministero della Cultura, Calabria Straordinaria – brand della Regione Calabria – Assessorato al Turismo – Calabria Film Commission e Comune di Soverato. Grandi brand nazionali e regionali abbracciano la sfida culturale del MGFF: Poste Italiane, Banca Montepaone, Webgenesys, l’Amaro del Capo, Calabria Motori. Le Colonne d’Oro consegnate ai protagonisti della kermesse portano la firma del brand GB Spadafora.

Il Magna Graecia Film Festival si conferma così un ponte tra arte e territorio, diventando il fiore all’occhiello di una Calabria che sa raccontarsi attraverso bellezza, passione e talento.

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