Soverato. Il "Patto per lo Jonio" si appella al sindaco Alecci: "Le scuole rimangano chiuse"

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Vittorio Sica
  08 dicembre 2020 18:18

Il capogruppo Vittorio Sica e il consigliere comunale Giacomo Mannino chiedono al sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, di rivedere la sua ultima decisione e di tenere chiuse le scuole a partire da domani. 

"Come già recentemente verificatosi, siamo, di nuovo - si legge nella nota - a manifestare disaccordo per l’agire di questa Amministrazione, anzi del sindaco, in merito alle scelte effettuate in gestione della situazione covid sul territorio. Ancora una volta le scelte del tutto inopportune riguardano il mondo della scuola".

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"Abbiamo raccolto il pensiero preoccupato di molti genitori, letto l’appello pubblicato da alcuni di questi e condiviso la petizione su le suole chiuse a Soverato ed, infine, abbiamo letto con attenzione il comunicato in cui il sindaco informava la comunità del rientro". 

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"Riteniamo di fondamentale importanza, ovvio, l’istituzione scolastica - commentano - e la sua funzione. Riteniamo indispensabile, altresì, la frequenza “fisica” della scuola. Il rapporto in presenza è e rimarrà insostituibile specie nei primi anni di “socializzazione”.

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"Siamo consapevoli che questa situazione è diventata pesante per tante famiglie che tanti sforzi hanno fatto nel gestire i figli a casa nonostante impegni lavorativi. Non è facile! - affermano -  pensiamo, però, che a soli nove/undici giorni dalla pausa Natalizia è del tutto inopportuno riaprire le scuole. Le stesse scuole che fanno parte dell’Istituto Comprensivo da cui dipendono altresì le scuole di Satriano, quelle che rimarranno chiuse!".

"Come mai i due sindaci dei comuni limitrofi non hanno ponderato una scelta condivisa? Se insegnanti ed alunni non rientrano a Satriano perché  - domandano - mai insegnanti e molti alunni di Satriano e di tanti altri paesi del circondario possono riprendere tranquillamente a frequentare Soverato affollando bus e posti pubblici oltre che le classi? Non è una contraddizione in termini?"-

"E poi, ha senso tutto ciò quando poi ci saranno altri 15 giorni di chiusura Natalizia? E’ un rischio che può corrersi anche e soprattutto alla luce dei tanti rientri previsti in questo periodo da fuori regione con esponenziale crescita del rischio diffuso? Dovremmo, forse - ribadiscono ., stare tranquilli poiché l’eventuale caso di positività che si registrerà sarà immediatamente circoscritto grazie ai tamponi acquistati? Immediatamente? Significa che, nel frattempo, nessuno può essere contagiato dall’eventuale positivo? E significa anche che il tampone eventualmente effettuato sull’eventuale alunno positivo sarebbe processato immediatamente? Non ci sarebbero, quindi, i ritardi cui ci stiamo abituando nella comunicazione degli esiti da parte dell’ASP? E nel frattempo? Re-interromperemmo la frequenza per sicurezza mentre attendiamo l’esito del tampone (eventuale)?".

"Siamo consapevoli che - incalzano - le responsabilità e gli oneri del massimo rappresentante sul territorio quale Autorità sanitaria locale, il Sindaco, sono tante. E’ per tale motivo che, continuamente, lo invitiamo a consultarsi con gli interessati a partire dai consiglieri comunali. Sembra, però, lo stesso non sia interessato al confronto al punto tale da portare tutto il peso sulle sue spalle sì da essere costretto a prendere decisioni forse inopportune e di certo fuori tempo".

"Già, fuori tempo. La scadenza della precedente ordinanza di chiusura era al 5 dicembre e nel video messaggio che la accompagnava il sindaco prometteva che “il seguito” sarebbe stato in conseguenza degli sviluppi della situazione pandemica. Speravamo che - sottolineano - il 5 stesso, magari prima, egli avrebbe assunto delle decisioni o avviato una interlocuzione preventiva. E invece no, Martedì 8 dicembre arriva la comunicazione: “domani a scuola”. Non commentiamo!".

"Tralasciamo, poi,  il fatto che il sul sito istituzionale non esista traccia della situazione contagi aggiornata  a Soverato  (su questo abbiamo già depositato mozione sottoscritta anche dal consigliere Ranieri ed attendiamo convocazione Consiglio Comunale). Ma aggiungiamo - evidenziano - che se neanche il rientro a scuola è comunicato tramite il sito istituzionale è cosa che, davvero, inizia ad essere patologica. La comunicazione personale non può sostituirsi all’informazione ISTITUZIONALE. E’ una questione non di stile ma di impostazione, di serietà e di princìpi. Un uso più consono dei canali di comunicazione da parte del Sindaco che tenga conto della “istituzionalità” della stessa e rivaluti i canali a ciò deputati sarebbe auspicabile".

"Lanciamo dunque  - si rivolgono ad Alecci  - il nostro appello pubblico affinché l’Amministrazione Comunale, anzi il Sindaco, voglia ripensare la sua ultima (mancata) decisione necessaria al fine di limitare i rischi per la popolazione tutta come da obblighi di legge e da dovere morale e politico: Lasciare le scuole chiuse". 

"Siamo sempre pienamente convinti che si debba agire con prudenza e senza allarmismi ma  - concludono - con la massima fermezza e tempestività a tutela della salute dei nostri cittadini.  

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